Gigi Buffon, l'altro mito azzurro

Nelle vie di Parigi spunta un misterioso murales raffigurante il portiere della Juventus e della Nazionale in una veste inedita

Buffon diventa un intrigo internazionale. Qualcosa di strano sta succedendo nel mondo. A Rue Jean Poulmarch è apparso un singolare murales che ritrae il numero 1 dell’Italia in una veste insolita. Sul muro, infatti, il portierone classe 1978 si tinge d’azzurro tra lo stupore di tanti appassionati di calcio. Proprio a Parigi, la città che, tra le altre, ha ospitato i Mondiali di Francia 1998 dove la leggenda azzurra di Gigi Buffon ebbe inizio. 

DESTINO AZZURRO. Lo sbarco degli azzurri sul palcoscenico francese passa dallo spareggio contro la Russia. È il 29 ottobre 1997 e nel gelo di Mosca si accende una stella destinata a brillare negli anni a venire. Minuto 32, Pagliuca si infortuna e Cesare Maldini rivolge il suo sguardo verso la panchina alla ricerca di un appena maggiorenne Buffon avvolto in una coperta al caldo accanto al suo compagno di club a Parma Enrico Chiesa. Bastano poche parole: “Te la senti?”. Buffon si alza, capisce che è arrivato il suo momento, con la sua maglia grigia numero 12 corre sotto la neve a difendere la porta azzurra e non tradisce le attese. L’esordio è un riflesso felino su una botta a colpo sicuro di Alenichev, il primo tuffo verso la leggenda azzurra. Finirà 1-1 (1-0 nel ritorno a Napoli), Buffon si inchina solo all’autogol di Fabio Cannavaro, all’epoca suo compagno di squadra nel Parma. L’Italia si qualifica ai Mondiali di Francia grazie anche a un giovanissimo Buffon che nella tormenta di Mosca si guadagna le attenzioni di milioni di appassionati di calcio e soprattutto quelle di Cesare Maldini che lo sceglie come terzo portiere per la spedizione azzurra in terra transalpina. 

MONDIALI DI FRANCIA. In Francia si consuma il passaggio di testimone tra due icone azzurre. Quello del 1998 è l’ultimo Mondiale di Roberto Baggio, “convocato” a gran voce dal popolo azzurro dopo un’annata strepitosa a Bologna, e il primo per Gigi Buffon. Nonostante il debutto di pochi mesi prima nello spareggio, la Coppa del Mondo il portierino del Parma la vivrà da spettatore non collezionando neppure un minuto nelle cinque gare disputate dall’Italia ai Mondiali. L’addio degli azzurri ai quarti è per Buffon solo l’inizio di un lungo viaggio in azzurro che lo vedrà protagonista negli anni a seguire. E lo sa anche Parigi che ha incoronato Buffon con un murales davvero singolare apparso in una strada della capitale che ha ospitato la Nazionale dei Mondiali che nel 1998 ha visto trionfare la Francia guidata da Jacquet.

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