TORINO - Se la Juventus sta studiando un piano per poter reggere l’impatto economico di Cristiano Ronaldo è perché CR7 ha già fatto capire di essere tentato dal progetto. La stella portoghese, se decide di lasciare il Real Madrid, può giocare in poche squadre e la Juventus è una di queste. Questione di ambizioni, storia, emozioni, primati.
RECORD - Cristiano è una macchina da record e la prospettiva di rimettersi in gioco a 33 anni e vincere l’ennesima sfida è un’idea che lo intriga. Dopo aver trionfato nei club più affascinanti d’Inghilterra e di Spagna (Manchester United e Real Madrid), la Juventus sarebbe l’ideale chiusura di una carriera pazzesca. Imporsi anche in Italia lo stuzzica: il fenomeno delle cinque Champions da bambino è cresciuto con il mito della serie A, che negli anni novanta era una sorta di NBA del pallone. Diventare l’uomo che riporta la Champions alla Juventus è uno stimolo che fa riflettere Ronaldo. Sarebbe un modo per entrare ancora di più nella storia e guadagnare punti nell’infinito duello con Lionel Messi, che ha vinto tutto e più volte come lui ma soltanto con un club: il Barcellona.
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IL CUORE - C’è poi un altro motivo, più romantico. A far ronzare il pensiero juventino nella testa di Ronaldo sono anche le emozioni vissute lo scorso 11 aprile. Non capita spesso di segnare ed essere applauditi dai tifosi ospiti. La standing ovation tributatagli dallo Stadium dopo la spettacolare rovesciata è un gesto che è rimasto nel cuore della stella del Real Madrid.
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