MOSCA - Staresti seduto per ore ad ascoltarlo, a guardarlo gesticolare: normalmente, a un ex campione del mondo, faresti 1000 domande. Con Jorge Valdano non serve: è lui a instradarti, a metterti sulla retta via, a farti capire ciò che conta e ciò che no, nel fùtbol del terzo millennio fatto di troppa immagine e poca sostanza, troppo business e poco cuore. S’è confidato in esclusiva con Tuttosport negli studi moscoviti di Azteca TV, l’emittente messicana per cui è opinionista al Mundial.
LA CONGIUNTURA ASTRALE - «Conosco benissimo il vostro giornale, sono stato legato a livello di amicizia con un vostro collega che ha seguito, dal primo all’ultimo giorno, il nostro trionfo a Messico 1986 - racconta il sessantaduenne santafecino di Las Parejas -. So che tra i vostri lettori ci sono molti tifosi della Juventus. A ogni bianconero, si no me equivoco, se non mi sbaglio, interessa una cosa: la Champions. Possono guardare al futuro con fiducia: il club è organizzato bene ed è andato più volte vicinissimo al trionfo. Manca pochissimo: la società si muove sul mercato egregiamente, la guida tecnica è di livello top. Solo una cosa è mancata, per festeggiare: la congiuntura astrale, la fortuna. Per trionfare hai bisogno anche di fortuna. Hanno ottimi giocatori, a me Dybala piace, ha futuro di qualità davanti a sé. Vedete, è un discorso simile a quello dei Mondiali: tu puoi avere tutto, campioni, un tecnico clamoroso, ma se non si allineano gli astri è difficilissimo. Noi nel 1986 abbiamo avuto anche la congiuntura astrale: in Messico abbiamo iniziato con paura pazzesca all’esordio contro la Corea del Sud e abbiamo terminato in finale straconvinti che avremmo vinto noi. Andò proprio così». (...)
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DYBALA, LA 'JOYA' DI JUVE E ARGENTINA (VIDEO):