Mondiali 2018, la Francia è campione del mondo

Deschamps trionfa da allenatore dopo aver vinto la Coppa nel 1998 da giocatore. Croazia battuta 4-2 dopo che aveva pareggiato con Perisic lo svantaggio per un'autorete di Mandzukic
Mondiali 2018, la Francia è campione del mondo© AFPS

MOSCA (RUSSIA) - La Francia è campione del mondo per la seconda volta. Venti anni dopo il primo trionfo, la squadra di Deschamps vince la finale del Mondiale 2018 a Mosca. Il 4-2 rompe l’ultimo sogno della Croazia, la grande sorpresa di questo torneo. La sequenza dei gol: Mandzukic (autorete al 18’), Perisic (pareggio al 28’), Griezmann (rigore al 38’), Pogba e Mbappé (14’ e 20’ del secondo tempo) e Mandzukic (24’ st).

Cronaca e tabellino di Francia-Croazia

Sono dunque i francesi a passare sotto la bandiera a scacchi bianco e rossa dei croati. Oltre il traguardo c’è la Coppa del Mondo vinta grazie alla qualità dei suoi talenti ma anche grazie alla furbizia di Deschamps. Ha rialzato la sua nazionale dopo la sconfitta contro il Portogallo nella finale degli ultimi Europei, caricando di fiducia questi ragazzi che - età media 26 anni - garantiscono un futuro glorioso alla Francia. 

HIGHLIGHTS 1 - Si comincia con un regalino di Dalic a Deschamps. Il ct francese è in imbarazzo, non si è portato niente per il collega comunque più emozionato di lui. La curva dei croati è molto più rumorosa del resto dello stadio, apparentemente pro Francia. Perisic c’è, nonostante i dubbi della vigilia. Prova subito il motore sul rettilineo, bruciando Pavard sullo scatto. Neanche un goccio d’olio perso, l’interista è abilissimo. Possiamo dire di aver visto Strinic superare Mbappé all’8’. Lo scatto verso la porta però dura poco, recupero sbranante sull’esterno del Milan e primo calcio d’angolo croato.

Classifica marcatori del Mondiale 2018

La Francia sembra in modalità Belgio. Ovvero aspettare fregandosene della fascia Miss Bellezza per l’unico obiettivo che conta: vincere. Pavard, dopo venti minuti, ancora si è reso conto della situazione: dalla sua parte Strinic e Perisic sono un problema. Al 18’ tutte le cose vengono risolte da Griezmann: calcio di punizione dalla destra, cross in area dove prima la tocca Varane e poi Mandzukic. L’eroe della semifinale batte il suo portiere. Dalic chiude gli occhi puntando verso il cielo, starà pensando alla dura legge dell’autogol magari in forma più stringata. La Croazia non molla la sua idea di calcio. Perisic non molla il pallone. Kante lo deve sgambettare al 28’ per fermarlo: primo cartellino giallo della partita.

 

Dal calcio di punizione nasce il gol. Modric serve Vrsaljko, cross in area che rimbalza su un paio di teste fino a Vida: retropassaggio a Perisic, il suo sinistro è un sogno. Pareggio. Ma niente, oggi deve andare così. Un altro calcio da fermo di Griezmann, corner questa volta. Matuidi salta, Perisic anche. Fallo di mano del croato che non sfugge alla regia di Irrati. Pitana chiama i superpoteri disegnando un quadrato immaginario, va alla tv e fischia il primo rigore di una finale mondiale grazie al Var. Antoine lo segna, sinistro che spiazza Subasic. Il balletto dell’Atletico francese non piace alla curva a scacchi. Ma non c’è tempo per le polemica, la Croazia è di nuovo in attacco. E la Francia ricorre ancora al fallo tattico che costa un altro giallo, stavolta per Hernandez. Poco prima della fine del primo tempo.

HIGHLIGHTS 2 - Il primo vero intervento di Lloris è in apertura di ripresa: Rebic di sinistro costringe il portiere a deviare alto sopra la traversa. Al 4’, in un minuto, Varane prima salva su Perisic favorendo l’uscita di Lloris, poi rischia grosso su Manduzkic. Per sua fortuna l’attaccante non ne approfitta. Al 7’ quattro esibizionisti, per fortuna vestiti, interrompono momentaneamente la partita. Vengono trascinati via dalla security.

 

Deschamps ne approfitta per fare un cambio: fuori Kante, dentro Nzonzi. La Francia aspetta e riparte in contropiede. Il terzo gol nasce da un’idea di Pogba. Lancia il pallone come Gagarin sullo spazio, la forza gravitazionale di Mbappé lo aggancia. Corsa sulla destra, cross per Griezmann che riconsegna il pallone a Pogba che nel frattempo è arrivato al limite: destro ribattuto, sinistro perfetto. 3-1. La Croazia vacilla lentamente. Anzi, crolla. Al 20' Hernandez evita gli interventi di Mandzukic e Vrsaljko, serve Mbappé al limite. Davanti a lui solo Vida che, immobile come il resto della difesa, lascia tirare l’attaccante: 4-1.

Al 24’ errore clamoroso di Lloris: retropassaggio facile di Umtiti per il portiere che prova il dribbling contro Mandzukic. Fatale. L’attaccante della Juventus accorcia le distanze. Dalic cambia: fuori Rebic, dentro Kramaric, poi anche Pjaca. Deschamps è furioso in panchina: esce Matuidi, dentro Tolisso. Un modo per gestire la partita che scorre fino al 90’ fino all’indimenticabile fischio finale dell’arbitro Pitana.

 

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