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TORINO - Ma se la Svezia è pochissima cosa, ed è realmente pochissima cosa, che roba è l’Italia? Certo San Siro interpreterà il sentimento dell’intero Paese nel trascinare i nostri azzurri ai prossimi Mondiali, continuiamo, però, a non comprendere perché giocatori che risultano in condizioni eccellenti nei club di appartenenza improvvisamente si sgonfino indossando la maglia azzurra. Nervosismo? Insicurezza? Ciò che non si è visto di sicuro è il gioco. Mai un’azione limpida, mai una spinta coesa ed efficace dell’intera squadra. Tanti palloni indietro alla ricerca dell’idea illuminante, mai arrivata. Non è il caso di fare i processi, ora contano solo energie nervose e orgoglio. Ci pensino i giocatori...
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