Italia, Ventura: «Decisivo sarà l'approccio, non il modulo»

Il ct azzurro in conferenza stampa a Coverciano: «Jorginho non veniva convocato per il modulo. Belotti? Ci sarà utile»
Italia, Ventura: «Decisivo sarà l'approccio, non il modulo»© www.imagephotoagency.it

COVERCIANO - L'Italia è di fronte a un bivio: venerdì 10 novembre e lunedì 13 gli azzurri si giocano tutto contro la Svezia per accedere ai Mondiali 2018. Il ct Giampiero Ventura ha parlato in conferenza stampa da Coverciano dove ieri sera si sono radunati i convocati: «E' un momento importante per me la mia storia, ma anche per i giocatori, per molti andare o non andare ai Mondiali cambia. Come mi sento? Sono tranquillo perché ho la disponibilità dei giocatori e la gente che ci segue: a San Siro finora sono stati venduti 65 mila spettatori». 

JORGINHO - Una delle novità è la convocazione di Jorginho. centrocampista brasiliano del Napoli con il doppio passaporto: «Ho detto che non veniva chiamato perché ci schieravamo con un ruolo in cui non c'era posto per lui. Di fronte ad una doppia sfida importantissima, in 72 ore ci giochiamo una qualificazione ai mondiali, possiamo fare delle scelte di modo di stare in campo e di conseguenza di giocatori. Decisivo sarà l'approccio non il modulo».

SVEZIA - Ventura conosce gli avversari e gli imprevisti a cui può andare incontro la Nazionale: «L'Italia dovrà essere l'Italia. Quella delle partite importanti, quella che è sempre stata in queste occasioni. Ho trovato gruppo straordinariamente voglioso e motivato. La Svezia concettualmente è la stessa dell'Europeo, è il loro Dna, è una squadra organizzata e fisica. Avere due match in 72 ore spiega il perché siamo in 27: ci sono diffidati, potrebbero esserci infortuni. Nulla va lasciato al caso».

ATTACCO - Belotti è recuperato dopo l'infortunio patito in Torino-Verona e in azzurro si rivede anche Zaza, che sta facendo bene in Liga con il Valencia: «Zaza ha avuto un percorso, è qui per merito - ha detto Ventura - E' un giocatore migliore di quello di due anni fa. Belotti? C'è chi sta meglio e chi sta peggio. Dinanzi a questo obiettivo sono questioni secondarie, serviranno tutti».

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