NOVARA - "E' un trofeo che mi manca, vediamo se questa è la volta buona". Il tecnico del Novara, Toscano, vuole aggiungere la Supercoppa alla propria bacheca: "Sarebbe bello fare altre due prestazioni importanti per chiudere bene la stagione, ma non so quanto i ragazzi abbiano ancora da dare. E' giusto che in questo momento si godano la gioia e le serate nella misura che vogliono. Di fisico e di testa ho chiesto tanto a tutti, ognuno ha stretto i denti e se hanno vinto il campionato vuol dire che hanno tanti pregi. E' un trofeo che mi manca, vediamo se questa è la volta buona."
SALERNITANA - "E' un vantaggio aver chiuso due settimane fa e concluso da tempo tutti i festeggiamenti. Hanno avuto più tempo per prepararla ma mi auguro di scendere in campo con lo spirito giusto. E' anche l'occasione di dare un pò di spazio in più a chi ha giocato di meno. Non so se c'è grande differenza tra i due gironi, ho visto solo Como-Cosenza di Coppa Italia: i playoff e la Supercoppa diranno fino in fondo che differenza c'è tra i due gironi. Formazione? Giocherà anche chi ha giocato di meno perchè quella del campionato è stata la vittoria di tutti. Intensa, bella e sofferta: sono contento soprattutto per il Presidente so quanto ci tiene. Rivincita mia? Assolutamente no. Io e il mio staff abbiamo fatto il nostro, quando si vince un campionato il merito è sempre da condividere."
FUTURO - "Ci sarà tempo per parlarne, abbiamo ancora due partite da giocare, non ci sto pensando. Vincere non è mai facile, hai da superare un pò di ostacoli che spesso non si vedono. Quando sono arrivati gli 8 punti il colpo è stato duro, prima per il Presidente e poi per noi, poi abbiamo fatto una riflessione. De Salvo investe da tanti anni nel Novara, lo ha portato in A, ha costruito un magnifico centro sportivo e per di più è di carattere combattivo e non si arrende mai. Tutti questi fattori ci hanno convinti a fare la stessa cosa, a non mollare per essere pronti a sfruttare un'opportunità. Sia a livello mentale che a livello fisico siamo arrivati in fondo nel miglior modo possibile, e questo è merito del mio staff. Calcio italiano? Sta cambiando il modo di programmare questo sport, vincere è uno status mentale che puoi avere innato oppure acquisire col tempo. Quando costruisci una squadra che ha uno status vincente a ti è precluso, però non è mai facile né scontato. Che tu ti chiami Carpi, Frosinone o Rende, queste componenti possono fare la differenza"