Italia, Fabbricini: «Prossimo ct? Terremo conto dell'aspetto economico»

Il commissario della Figc: «Dobbiamo scegliere con grande serenità senza escludere nessuno di quelli che sono in ballo»
Italia, Fabbricini: «Prossimo ct? Terremo conto dell'aspetto economico»© www.imagephotoagency.it

TORINO - «Novità sul prossimo ct dell'Italia? Lasciamo finire questa seconda partita a Di Biagio che se lo merita. Dobbiamo scegliere con grande serenità, senza escludere nessuno di quelli che sono in ballo». Lo ha detto Roberto Fabbricini, commissario della Figc, all'uscita dall'assemblea dei club europei (Eca) in corso a Roma. Su un possibile passaggio di Conte al Psg il dirigente poi confessa: «Questo lo leggiamo sui giornali, loro hanno dei contratti in essere e non dobbiamo interferire per una diplomazia internazionale necessaria, poi valuteremo la figura che sarà disponibile. Ricordo inoltre che c'è un aspetto di tipo finanziario che deve essere rispettato».

A parere di Fabbricini insomma, meglio pensare all'imminente impegno sul campo che attende gli Azzurri a Londra. «Andiamo a vedere questa seconda amichevole, dopo l'Argentina ci attende l'Inghilterra, un'altra partita molto impegnativa che serve a ridare fiducia per intraprendere il cammino che ci attende - spiega Fabbricini -. C'è un passaggio a vuoto dell'Italia nella partecipazione al Mondiale ma il filo di passione popolare, affetto e attenzione non si è interrotto, bisogna solo riannodarlo molto bene. Aspettative? Penso sia un banco di prova per questa squadra. Ci aspettano più di 80 mila spettatori a Wembley, poi ci saranno le gare con Francia e Olanda. Tutte avversarie leader in Europa, quindi ben venga l'impegno dei ragazzi, un banco di prova per tutti. La nostra è una nazionale con tanti giovani dentro, siamo fiduciosi».

Anche perché c'è da rialzare la testa dopo le batoste degli ultimi mesi. «Infantino lamenta l'assenza dell'Italia al Mondiale come un fatto molto doloroso per il movimento calcistico internazionale - riconosce Fabbricini, presente all'apertura dei lavori dell'Eca assieme al n.1 della Fifa e a quello dell'Uefa, Ceferin -, ma il campo è il campo. Nelle due partite con la Svezia la fortuna non è stata dalla nostra parte, ma in fondo la fortuna bisogna anche meritarsela. Cosa pensano Ceferin e Infantino del nuovo corso della Figc? C'è in tutti quanti la fiducia che questa federazione possa riprendere un buon cammino, ne sono tutti quanti convinti, e lo siamo anche noi. Vogliamo fare un buon lavoro per ridare entro la fine dell'anno una governance alla federazione». 

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