È Matthijs De Ligt il 16° Golden Boy di Tuttosport e della storia del calcio. Il 19enne difensore-meraviglia dell’Ajax e della Nazionale olandese ha sbaragliato la concorrenza staccando di ben 75 punti il suo più accreditato rivale: l’inglese Alexander-Arnold del Liverpool. Questo il verdetto della nostra autorevole giuria internazionale formata da 35 giornalisti delle più prestigiose testate europee in rappresentanza di 20 nazioni. Il grande talento ajacide si laurea così miglior Under 21 dell’anno e oggi riceverà l’ambìto trofeo nel corso della serata d’onore, un’autentica “Golden Night”, dedicata al Golden Boy in programma allo Spazio OGR di Torino.
Al termine della gara di campionato stravinta ieri pomeriggio dall’Ajax alla Johan Cruyff Arena sul fanalino di coda De Graafschap con il pirotecnico risultato di 8-0 (triplette di Daley Blind e del marocchino Hakim Ziyech: biancorossi sempre a -2 dalla capolista PSV dopo 16 giornate di Eredivisie), De Ligt ci ha rilasciato una lunga intervista esclusiva.
Matthijs, hai vinto il Golden Boy 2018 come miglior giocatore Under 21 dell’anno in Europa: quale è la tua prima reazione?
«Sono molto felice e anche molto orgoglioso di aver conquistato questo trofeo. Soprattutto se guardo i giocatori che l’hanno vinto in precedenza. Quasi incredibile che io mi aggiunga a una lista con nomi come Pogba, Mbappé, Messi e Van der Vaart. Grande!».
Chi ti ha "tecnicamente" riferito di aver vinto il Golden Boy Award e a chi vuoi dedicarlo?
«L’ho saputo tramite il mio agente Mino Raiola, ma anche l'Ajax mi ha informato. Non ho nessuna persona in particolare cui dedicare questo premio. Ma ho abbastanza persone vicine a me che sanno di essere state molto utili nei miei riguardi. Questo riconoscimento è anche per loro».
Hai visto l’albo d’oro del Golden Boy: tra i precedenti vincitori c'è qualche giocatore che apprezzi particolarmente? E perché?
«Naturalmente ho controllato la lista degli ex vincitori. La so quasi a memoria... E a essere onesti, la apprezzo molto. Ci sono solo nomi molto grandi nell’elenco, ma se devo nominarne uno, Messi è l'uomo per me. Tutti lo conoscono e sanno quel lo che ha fatto nel e per il calcio. Mi piace davvero tanto come giocatore. Quindi, sono molto orgoglioso di aver vinto lo stesso trofeo che lui ha sollevato prima di me, tredici anni fa, quando io di anni ne avevo solo sei...».
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Sei il primo difensore in assoluto a vincere il Golden Boy Award: nelle precedenti 15 edizioni figurano solo attaccanti o centrocampisti. Cosa significa per te?
«Sono molto compiaciuto di essere il primo difensore a conquistare questo premio. E ben sapendo che finora avevano vinto solo attaccanti e centrocampisti, mi dà una sensazione ancora più speciale. In generale nelle fotografie compaiono più spesso attaccanti e centrocampisti: questo significa davvero molto per me che occupo un altro ruolo».
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