Si sapeva che sarebbe stata una sofferenza ma uscire dall'Europa League per un palese errore arbitrale fa male. Il Milan di Gattuso saluta troppo presto il palcoscenico europeo perdendo 3-1 ad Atene contro l'Olympiacos al termine di un match incredibile. Esce per un rigore inesistente assegnato a dieci minuti dalla fine che permette ai greci di scavalcare i rossoneri in classifica per la differenza reti complessiva. Un'ingiustizia palese per il Milan che, dopo un primo tempo di gestione serena, ha sofferto troppo il forcing avversario nella ripresa. A nulla è servito il gol di Zapata dopo la rete di Cisse e l'autogol dello stesso difensore colombiano. Decisiva ai fini della qualificazione greca è stata proprio la marcatura di Fortounis su un penalty inventato.
I PRECEDENTI - Gattuso Atene l'ha conquistata nel 2007 alzando la Champions League da giocatore. Eppure la storia del diavolo in terra ellenica è stana: neanche una vittoria contro i club greci nonostante le tre coppe vinte nella sua storia (due Champions ad Atene e una Coppa delle coppe a Salonicco).
PRIMO TEMPO - Il pubblico greco sulle tribune è caldo ma non gioca. In campo l'Olympiacos - che in questa stagione in campionato ha perso una sola volta - spaventa subito Reina con Fortounis ma il Milan gioca con intelligenza e Calhanoglu dalla distanza replica senza fortuna. Il primo tempo è molto equilibrato e, vista la posta in palio, la tensione ha la meglio. Le due squadre non si espongono e di occasioni da gol se ne vedono pochissime/zero. Higuain si accede al 18' con una girata su assist di Cutrone che trova il corpo di Jose Sa in uscita. L'Olympiacos arriva con difficoltà dalle parti di Reina e a parte una pericolosa girata dell'ex Udinese Guilherme non crea particolari brividi alla retroguardia rossonera. La squadra di Gattuso aspetta, non ha fretta e si limita a gestire con la giusta personalità i rari momenti nei quali gli avversari alzano il pressing in mezzo al campo. Proprio al tramonto della prima frazione arriva la più ghiotta palla gol dei padroni di casa nel primo tempo con una punizione di Fortounis che Reina in tuffo smanaccia in angolo.
RIPRESA, GOL ED EMOZIONI - La ripresa comincia con due acuti, quelli di Fetfatzidis e Kessie: entrambe le conclusioni non producono però l'esito sperato. I ritmi sono decisamente superiori a quelli soporiferi del primo tempo. L'Olympiacos si fa minaccioso ma a parte qualche velleitario tentativo dalla distanza, non fa tremare Reina. Il diavolo soffre soprattutto sulle fasce con Rodriguez e Calabria in evidente difficoltà contro gli esterni ellenici Podence e Fetfatzidis. Al 60' arriva la svolta del match su un angolo dell'Olympiacos: Castillejo si addormenta, Fortounis mette in area un pallone morbido sul quale Cisse si avventa di testa insaccando dopo un tentativo di salvataggio da parte di Higuain. L'1-0 qualifica ancora il Milan ma mette il passaggio ai sedicesimi in bilico. Cutrone e Higuain provano a rispondere subito con due tiri a giro fuori misura. Un minuto dopo è Guerrero a ritrovarsi sul destro la palla della qualificazione ma Zapata salva tutto. Reina si immola su Podence al 63', poi è Higuain sul cambio di fronte a sfiorare il gol con una botta dai 25 metri a lato di un niente.
La partita adesso è spettacolare con ripartenze continue e occasioni a ripetizione. Al 70' arriva la doccia fredda per il Milan che subisce il raddoppio nel modo più rocambolesco possibile: l'ex Udinese Guilherme calcia dalla distanza un pallone non irresistibile sporcato dalla gamba di Zapata. Proprio questa deviazione crea una traiettoria che scavalca l'incolpevole Reina. E' il 2-0 che qualifica i greci ed estromette il Milan. Per fortuna di Gattuso il futuro europeo rossonero si riapre un minuto dopo grazie alla zuccata dello stesso Zapata su un angolo calciato da Calhanoglu. Quello del colombiano è un gol di vitale importanza per le sorti in Europa League del Milan che si ritrova in carreggiata.
Il gol ospite placa gli ardori dell'Olympiacos che rischia di subire il pari di Higuain al 78' (palla alta di pochissimo). Gattuso si copre rafforzando la fascia sinistra con Laxalt al posto di Cutrone. Passano due minuti e arriva la beffa più amara per il Diavolo: Abate in area si appoggia su Torosidis in modo leggero e l'arbitro francese Bastien assegna un rigore più che generoso (anzi, praticamente inesistente). Sul dischetto va Fortounis che spiazza Renina e regala il 3-1 che basta ai greci per scavalcare il Milan e passare il girone da secondi per differenza reti. Negli ultimi minuti il forcing rossonero è furioso - due chance per Higuain - ma non porta al gol-qualificazione. Il Milan di Gattuso esce ingiustamente dall'Europa per colpa di una decisione arbitrale che farà discutere a lungo.