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TREBISONDA - Effetto Mancini, ecco in cosa spera il tecnico turco Hami Mandirali. Nato proprio a Trebisonda e bomber implacabile della squadra per più di trecento partite. Insomma, una leggenda del calcio turco e bordeaux-blu che pure è quasi un neofita della panchina del Trabzonspor, fresco fresco di debutto. L’italiano esordì come tecnico del Galatasaray proprio allo Stadium - rimpiazzando Terim e finendo poi per stupire tutti e tirare un brutto scherzo ai bianconeri al ritorno - e lo stesso ha fatto Mandirali, “promosso” dopo le dimissioni di Mustafa Akcay e in dubbio sino all’ultimo, sino allo sbarco a Torino in balia di una ridda di nomi che comprendevano tra i candidati alla panchina anche Di Matteo e Trapattoni (sarebbe stato Trapzonspor a quel punto...). A Torino - dopo esser rimasti in partita sino all'ultimo - Mandirali ha riscosso l’applauso dei 3000 al seguito, tornato in patria ha ricevuto gli applausi pure della critica, che apprezza l’approccio più offensivo e spregiudicato dimostrato ultimamente della squadra. I giornali turchi in queste ora decantano, ad esempio, la crescita delle palle da gol create (27 in due partite, sottolineano) e l’aumento della percentuale del possesso palla. Piccoli segnali di ripresa dopo un campionato avviato in sordina. Mandirali, insomma, ha riacceso la passione della piazza e ora prova a giocarsi chance di riconferma. Non gli dispiacerebbe affatto, per una volta, prendere ad esempio i rivali del Galatasaray... Anche se sa che non sarà semplice. C’è una cosa, comunque, che esige dai suoi: massimo impegno. Perché questo è anche ciò che esigono i tifosi del Trab. «I nostri sostenitori si aspettano molto da noi, vogliono vedere che trasportiamo in campo tutta l’energia che ci mandano dagli spalti». L’unico modo per tentare un colpo gobbo. Anzi, mancino...
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