TOLOSA - Il biscotto è vendicato. L'Italia stende la Svezia all'88' con un gran gol di Eder dopo una partita decisamente brutta, e stacca il biglietto per gli ottavi con un turno di anticipo. Contava solo il risultato, e gli Azzurri lo hanno portato a casa: ora guidano il girone a punteggio pieno dopo due partite. Se domani l'Irlanda non vince con il Belgio anche il primo posto è blindato e l'ultima gara del girone diventerebbe praticamente un'amichevole. Il paradosso del calendario dice che sarebbe meglio arrivare secondi, per evitare Spagna o Croazia, ma va benissimo così.
IBRA NON FA MALE - Nel 2004 Ibrahimovic aveva fatto praticamente fuori l'Italia con il gol di tacco a cinque minuti dalla fine che valeva l'1-1. Stavolta lo svedese è stato controllato benissimo da Chiellini e Barzagli e ha incassato nel finale il colpo che inguaia la sua Svezia, chiamata a vincere nell'ultima sfida con il Belgio per andare agli ottavi. Conte può sorridere, anche se dal punto di vista del gioco questa Italia non ha convinto. Le partite si vincono anche così. Storicamente la seconda è andata quasi sempre male per noi. Nel Mondiale vinto nel 2006 c'è stato il pareggio con gli Stati Uniti, agli ultimi Europei nel 2012, il pari con la Croazia, agli ultimi Mondiali in Brasile addirittura il ko contro il Costa Rica.
POCA ITALIA - Conte non riserva sorprese. La formazione è la stessa che ha battuto il Belgio al debutto con un solo cambio: Florenzi al posto di Darmian. La Svezia, come ovvio, si affida ad Ibrahimovic, con Guidetti al suo fianco in un 4-4-2 scolastico. A centrocampo c'è Albin Ekdal, vecchia conoscenza del calcio italiano che non ha speso parole bellissime per Chiellini qualche giorno fa, definendolo un "maiale" in campo. L'Italia sin dall'inizio sembra una squadra spenta e d'altra parte Ibra fa capire subito quanto possa far male. Già dopo due minuti lo svedese sale altissimo in area, ma per fortuna Chiellini è ben posizionato. Gli azzurri lasciano il pallino del gioco in mano alla Svezia, che chiude i primi 45 minuti con il 60 percento del possesso palla. In attacco Eder e Pellè sono assenti ingiustificati. Dalle parti di Isaksson non arrivano pericoli. Solo Florenzi prova a sfondare con un'azione personale al 10' ma viene chiuso. Troppo poco per essere soddisfatti. Al 42' un altro pallone pericoloso piove nell'area azzurra dalle parti di Ibra, ma prima Barzagli con il tacco, poi Chiellini riescono a sbrigliare la situazione. L'unica cosa di questa Italia che funziona nel primo tempo è la gabbia intorno al fenomeno della Svezia.
DENTRO ZAZA - Pellè probabilmente non è ancora al meglio, visto che Conte fa riscaldare Zaza praticamente dopo 15 minuti dall'inizio della gara, ma resta in campo. Il ct azzurro all'intervallo cerca di farsi sentire, e qualche piccolo segnale di risveglio in effetti si vede al rientro dagli spogliatoi, anche se non è niente di eccezionale. L'Italia prova ad alzare un po' la pressione e tiene più il possesso palla. L'attacco però è sempre sterile, allora al 59' Conte decide che è arrivato il momento di inserire Zaza al posto di Pellè. L’ingresso dello juventino sembra poter dare un po’ di mordente davanti, ma l’effetto dura pochissimo. Al 74’ Conte si gioca anche la carta Thiago Motta al posto di De Rossi.
EDER, CHE GOL! - L'Italia sfiora il colpaccio all'82' con Parolo, che centra la traversa di testa su cross di Giaccherini nell'unica vera occasione prodotta durante la partita. Nel finale entra Sturaro al posto di Florenzi. Quando la gara sembra destinata a finire con un brutto pareggio senza reti, Eder all'88' si inventa il gol decisivo seminando quattro avversari prima di battere Isaksson con un destro preciso dal limite. Un minuto dopo in contropiede Candreva pecca di egoismo e sbaglia il 2-0. Un errore che costa qualche secondo di sofferenza in più, ma l'Italia resiste e porta a casa i tre punti. Seconda vittoria, seconda gara senza subire gol. Meglio di così non poteva cominciare questo Europeo.
ITALIA-SVEZIA 1-0: TABELLINO E STATISTICHE
EURO 2016, GIRONI E CLASSIFICHE