TORINO - Chiamatele semplici schermaglie da solstizio d’estate, oppure è soltanto l’antipasto di un botta e risposta che non si risolverà in una singola puntata. Marek Hamsik, sostenuto dallo scaltro agente Juraj Venglos, da un lato; Aurelio De Laurentiis, con il fidato ds Cristiano Giuntoli, dall’altro; la Juventus, con Beppe Marotta in prima fila, sullo sfondo. [...]
Lo slovacco, al Guardian, ha fatto il punto: «A Napoli gioco da 9 anni, sono felice, è la mia seconda casa. Si parla molto di un trasferimento, vedremo cosa accadrà, però io sono pronto a restare. Io in Premier? Tante voci in passato, ma dall’Inghilterra non ho mai ricevuto offerte concrete». E De Laurentiis, intervenuto a Kiss Kiss per tranquillizzare una piazza evidentemente in ebollizione (a maggior ragione con Gonzalo Higuain lusingato dalle megaofferte in arrivo), ha ammesso: «E’ vero, il procuratore di Hamsik ha chiesto un ritocco dell’ingaggio. Però la nostra società ha il dovere di rispettare il budget di inizio stagione e dalle casse stanno per uscire 10 milioni. Noi non siamo una banca, abbiamo anche noi i nostri problemi [...]».
DE LAURENTIIS: «NAPOLI NON è UNA BANCA»
Ognuno ha le sue carte da giocare, però cresce la sensazione che questa volta, rispetto al passato, ci sia bisogno di più incontri, summit, confronti perché il giocatore rimanga davvero alla base. Ciò non significa che il club bianconero sia strafavorito nella corsa allo slovacco, però l’interesse c’è, così come monta l’idea di un’offerta da 40 milioni per un cartellino in scadenza nel 2019. [...]
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