Unirsi per cancellare le rispettive mancanze. Sotto questi presupposti nasce il nuovo sodalizio novarese Romentinese&Cerano nato dalla fusione da una fusione tra le due società e formalizzata negli ultimi giorni. Centrata la salvezza in Eccellenza dopo i playout, si è potuta ufficializzare una voce che circolava già da alcuni mesi ma su cui rimanevano alcune perplessità, derivanti soprattutto da alcuni screzi figli del testa a testa della passata stagione, appianati per il bene comune. Una soluzione intelligente, se a Romentino dopo la scomparsa del presidente Bersini la situazione economica non era delle più floride, a Cerano ai successi della prima squadra non seguivano quelli del settore giovanile, la decisione di unire le forze è diventata la più logica, con una prima squadra di valore che giocherà a Romentino ed un settore giovanile importante in cui convoglieranno i giocatori delle due formazioni. A campo dell’A.s.d. Romentinese&Cerano ci sarà Guido Presta, il ruolo di vicepresidente sarà ricoperto da Mauro Manetti, mentre il direttore generale sarà Giovanni Serra, da tre anni a Cerano dopo una lunga militanza in arancioverde, mentre il consiglio sarà formato da membri equamente divisi tra le due realtà.
Obiettivo? Tenere Salzano
Sciolto lo scoglio sul nome, il prossimo passo sarà la scelta dei colori sociali (la scelta cadrebbe su un inedito verde-granata per mantenere l’identità delle due formazioni), poi si penserà alla parte sportiva. Prioritaria la decisione sull’allenatore, dopo un percorso positivo e la salvezza conquistata contro la Rivarolese, non è certo che ci sarà ancora Luca Cataldo alla guida della nuova formazione, il tecnico ed il presidente Presta si sono presi dieci giorni di relax per poi ritrovarsi e discutere, ma bisognerà valutare anche le intenzioni della parte arancioverde. Solo a quel punto si potrà iniziare a costruire la squadra, con l’incognita principare legata alla permanenza di Salzano, allettato dalla prospettiva di debuttare in D per la prima volta in carriera.