Novese, il futuro si chiama Berardo

SERIE D - L'imprenditore molisano si fa vedere al "Girardengo", rilasciando le prime dichiarazioni, che annunciano l'imminente passaggio di proprietà
Novese, il futuro si chiama Berardo

Ha lasciato lo stadio fra il primo ed il secondo tempo, come era solito fare un presidente di una società calcistica ben più noto di lui, e così facendo si è perso la seconda vittoria casalinga consecutiva di quella che in settimana potrebbe diventare la “sua” Novese: non si può dire che ad Anselmo Berardo, imprenditore molisano impegnato nel campo delle energie rinnovabili, non manchi il coraggio per imbarcarsi in una avventura che potrebbe in breve tempo vederlo alla guida della società biancoceleste. E' quindi il suo il nome misterioso dell'interlocutore del presidente Traverso che per tutta l'estate ha cercato di coinvolgere nell'avventura della Novese qualche sponsor locale che lo aiutasse a sostenere i costi di gestione divenuti ormai eccessivi. Il silenzio che ha sempre fatto seguito alle sue dichiarazioni, soprattutto dopo il trionfale campionato scorso dove è stata mantenuta la categoria contenendo i costi quasi all'inverosimile, ha finito per aprire delle crepe nelle sue certezze di voler continuare un lungo ciclo alla guida dei biancoazzurri, e nei primi giorni di Settembre la diga è crollata lasciando spazio alle trattative per la cessione della società. Sabato in tarda mattinata Berardo ha incontrato l'attuale dirigenza, lo staff tecnico ed i giocatori, rilasciando dichiarazioni di rito ma comunque importanti: “E' presto per dire qualcosa di importante: per ora lascio lavorare le persone che si sono occupate così bene della Novese finora senza mettere pressione a nessuno. Ovvio che l'importante sia confermare la categoria per programmare qualcosa di più importante nella prossima annata, ma non c'è nulla di vero nei nomi che sono stati accostati alla panchina della Novese e che girano adesso anche qui allo stadio ma che meriterebbero categorie più importanti di quella che può offrire ora la Novese”.

Marco Gotta (Habtech)

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