Casale-Fossati, è finita

In pole position per la panchina c'è Melchiori, mentre le piste che portano a Nisticò e Banchieri sembrano essere tramontate
Casale-Fossati, è finita

A Casale, dopo la sorprendente disfatta patita nel playoff contro il Castellazzo, il mazzo di carte che apparentemente sembrava posto in maniera ordinata sulla tavola, è stato sbaragliato improvvisamente. Una certezza però c’è: Luigi Appierto rimarrà. Smaltita la delusione delle ore post-sconfitta, il patron nerostellato sta già pianificando la prossima stagione che, probabilmente, vedrà un Casale rivoluzionato. A partire dalla guida tecnica. Fabio Fossati, infatti, non siederà più sulla panchina del “Natal Palli”. Forse a causa di qualche diverbio di troppo sfociato all’indomani dell’eliminazione dal playoff. Dunque, spazio al “toto-mister”. Ed è qui che viene il bello, perché di nomi in circolazione ce ne sono già tantissimi, per non dire troppi. Il che, irrimediabilmente, lascia desumere qualche boutade. Iniziando da quello immediatamente più vicino al cuore dei tifosi: Stefano Melchiori. In città, tutti fanno il tifo per la bandiera nerostellata, ormai ex tecnico del Tortona Villalvernia. Ma, si sa, il nome di Melchiori è già stato accostato troppe volte a quello del Casale, senza mai reali seguiti. Il che lascia qualche ragionevole dubbio. Altrettanto suggestiva ma poco concretizzabile è la pista che porta a Francesco Buglio, fino al termine del mese corrente legato dal vincolo contrattuale con l’Acqui. Anche in questo caso sarebbe un ritorno, in una città che ha dato molti legami affettivi ma pochissime soddisfazioni professionali, al tecnico siculo-viareggino. Ultimi ma non ultimi, ecco sbucare i profili di Fabio Nisticò, quest’anno vincitore della categoria a Pinerolo, e Simone Banchieri, nome noto in provincia per aver guidato Novese e Derthona in più riprese. Nomi meno altisonanti, ma da non scartare a priori nella corsa alla panchina nerostellata. Ma, se “del doman non v’è certezza”, l’unica verità assoluta è che a Casale l’estate sarà lunga. E deve ancora incominciare.

 

Andrea Sperelli (Habtech)

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