La corsa alla Serie D è terminata: il Pinerolo si gode una categoria conquistata lungo l'arco di un campionato eccezionale, dominato per lunghi tratti, che ha sancito la supremazia biancoblù nei confronti di tutte le dirette concorrenti (Casale, Cavour e Benarzole in testa). Merito di un gruppo nettamente superiore rispetto a tutte le altre compagini in lotta per il salto di categoria, merito del tecnico Nisticò, capace di riscattare alcune annate in chiaroscuro con un successo ha ridato lustro ad una piazza tanto ambiziosa quanto prestigiosa. Se la corsa alla vetta della classifica è ormai in archivio, la lotta salvezza non è mai stata così aperta. Il Saluzzo, con il pareggio strappato nel finale in casa della Virtus Mondovì, si è messa al sicuro in vista delle ultime giornate, delineando virtualmente il quadro dei playout. Resta ancora da capire chi saluterà la categoria senza passare dalle forche caudine della post-season: il San Giacomo Chieri è già aritmeticamente retrocesso, mentre il Fossano sta lentamente risalendo la china a discapito del Lucento, ormai destinato a vivere l'incubo del ritorno in Promozione. E la decisione della società di "tagliare" Montesano, Pascarella, Basiglio e Di Gioia è un chiaro segnale del fatto che, in corso Lombardia, si stia già pianificando la prossima annata.
Paolo Pirisi (Habtech)