C'è una società nel torinese che non vuole abituarsi al proprio presente da "homeless". Già, perché vivere senza una vera e propria casa non può più corroborare il destino dell'Antico Borgoretto, società in netta fase ascendente, ma con un enorme problema che, al momento, ne limita le potenzialità. Non c'è pace davvero per l'Antico Borgoretto, alla costante ricerca di una struttura che possa accogliere definitivamente le squadre: dopo lo spostamento da Candiolo a Moncalieri e infine a Nichelino, si cerca una soluzione che possa essere adeguata alle necessità della società. E' il presidente Lucio Stella a fare il punto della situazione: «Continuiamo a sondare piste differenti, ma per il momento, non ci sono novità concrete. Resta fuori discussione che il campo Santa Maria A di Moncalieri sia assolutamente inadatto a ospitare le nostre partite, motivo per cui abbiamo deciso di affittare il campo che fu del Don Bosco Nichelino. E d'ora in poi anche la Juniores disporrà di questa opportunità, ci sembrava corretto nei confronti di ragazzi che si stanno comportando nel modo giusto e stanno ottenendo buoni risultati». Ma c'è possibilità che Nichelino diventi la casa a tutti gli effetti dell'Antico Borgoretto? «Non lo so, al momento affittiamo l'impianto e a più. Certo, non ci dispiacerebbe se il Comune di Nichelino in qualche modo agevolasse la nostra situazione. Tra un anno, oltretutto, scade la concessione degli impianti di via Prunotto, ma dubito che il Nichelino Hesperia mollerà la presa. Insomma, per il momento dobbiamo accontentarci della vita da pendolari e cercare di stipulare accordi con chi attualmente gestisce gli impianti. Dispiace, perché siamo una società in crescita, abbiamo allargato anche ai piccoli da questa stagione e vorremmo poter fornire un servizio diverso a giocatori e famiglie».
Giampaolo Candela (Habtech)