Vincere non è mai semplice. Soprattutto quando bisogna ricostruire dopo una stagione disastrosa. Eppure il Settimo, a piccoli passi e con tanta umiltà, sta costruendo qualcosa di veramente importante. I viola, fino a questo momento, stanno mettendo paura a tutti: su dodici partite di campionato, sono arrivate la bellezza di dieci vittorie e un pareggio, inframezzate dalla sola battuta d'arresto subita in casa contro il Lascaris. In Coppa Italia, nella partita di mercoledì contro la Rivarolese, basterà pareggiare per volare ai quarti di finale, altra via utile per poter coronare il sogno di ritornare in Eccellenza. Come ogni cavalcata, anche questa ha i suoi valorosi condottieri. Primo fra tutti Salvatore Telesca, il tecnico che da tre anni a questa parte continua a stupire per il favoloso rendimento delle squadre che allena: due anni fa, i playoff di Promozione con l'Atletico Torino, lo scorso anno il sesto posto in Eccellenza con il Lucento e quest'anno, fino a questo momento, si gode un primo posto in solitaria a +4 sul Venaria e un cammino di Coppa semplicemente sontuoso. I meriti del magic moment del Settimo sono anche di coloro che, nei momenti più complicati, non hanno mai alzato bandiera bianca. Stiamo parlando del capitano Cristian Viola e del bomber Andrea Padoan, due dei pochi superstiti della passata stagione che stanno dimostrando di voler, a tutti i costi, tornare a vincere insieme. E poi, c'è anche una sicurezza fra i pali che è definitivamente rinato in maglia viola: stiamo parlando di Roberto Marcaccini, che dopo la travagliata annata condizionata da qualche infortunio a Gassino, è tornato ad essere la saracinesca dei tempi di Airasca. Le premesse per continuare questo cammino splendido ci sono tutte: il Settimo deve ancora scrivere la pagina più bella di questa stagione. Il ritorno in Eccellenza è molto più che un semplice sogno di una notte di mezza estate.
Paolo Pirisi (Habtech)