A volte ritornano. Dopo la travagliata esperienza da presidente del Rivoli, retrocesso in quattro anni dalla Serie D alla Prima Categoria, Francesco Baeli svuole tornare nel circus del calcio piemontese: Santhià è pronta ad accoglierlo, ma le perplessità sono ancora tante. Sì, perche le porte del Pairotto non si sono ancora definitivamente aperte per l'approdo della nuova dirigenza torinese. Baeli vorrebbe ricoprire il ruolo di presidente, mentre Antonio Mannarino, Beniamino De Feo e Orlando Sgroi sono pronti ad affiancarlo in questa nuova avventura, annunciata nelle ultime ore. Ed è lo stesso Baeli a stappare la bottiglia e dare inizio ai fuochi d'artificio, con parole che fanno già sognare la piazza granata ma che stupiscono, in quanto manca ancora l'ufficialità dell'approdo a Santhià visto che l'offerta sta per essere valutata, ma non è ancora stata accettata: «Siamo un gruppo di imprenditori disposti a far tornare grande il Santhià. Parliamo di una realtà seria, storica e con un passato glorioso alle spalle, che va onorato e salvaguardato. Siamo pronti a lavorare in sinergia con l’attuale dirigenza, con cui vogliamo che si possa instaurare subito un ottimo feeling. Vogliamo portare il Santhià in Lega Pro, questo è il mio sogno nel cassetto. Dopo l'esperienza di Rivoli, la voglia di rivalsa è tanta: voglio dimostrare che nel calcio posso fare molto ma molto bene». Parole forti, che fanno sognare la piazza ma che, al tempo stesso, suscitano le perplessità dell'attuale dirigenza.
Proprio nelle ultime ore, dopo numerosi proclami e improbabili annunci, è arrivata la secca smentita da parte dell'attuale direttore generale Pierantonio Mezza sull'approdo in pianta stabile della cordata di imprenditori torinesi. La trattativa c'è, ma non è ancora stata ufficializzata perchè l'attuale dirigenza si sta prendendo del tempo utile per riflettere: «L'arrivo di Baeli a Santhià, nonostante quanto si sia scritto in questi giorni, è ancora in alto mare - riferisce il dg Mezza - Ho ricevuto personalmente la sua offerta, ma la sto valutando e vedrò se accettarla o meno. Il curriculum di Baeli e la sua esperienza travagliata a Rivoli fanno sì che io debba valutare questa offerta con lucidità». La dimostrazione tangibile del forte potere decisionale da parte di Mezza, in questo momento, si è palesato attraverso il cambio di allenatore. Stefano Buscaglia infatti, a differenza di quanto riferito da Baeli ieri, è stato esonerato e a Santhià è arrivato ufficialmente Sandro Beccari, scelto proprio dall'attuale direttore generale. Ma il mistero affiora proprio in merito a questa decisione. Ieri sera, Francesco Baeli aveva già parlato da presidente, esprimendosi circa la conferma di Buscaglia: «Per ora resta con noi, non vogliamo assolutamente mandarlo via. Se poi in futuro le cose non dovessero andare per il verso giusto, potrei decidere di affidare la panchina a Enea Benedetto o a Roberto Sorrentino, che accetterebbe di venire a Santhià con grande entusiasmo. Ma per ora Buscaglia non è assolutamente in discussione: contro l'Ivrea la squadra mi è piaciuta molto e perciò non ha senso cambiare». Detto, fatto: Mezza esonera il tecnico, chiamando l'ex allenatore del Gattinara.
La situazione in casa Santhià susciterà reazioni incontrollate anche nelle prossime ore. Per il momento, nonostante le parole di Baeli, non è ancora cambiato a. Vista la freddezza dell'attuale dirigenza vercellese nei confronti dell'offerta avanzata dalla cordata di imprenditori torinesi, la trattativa potrebbe subire una frenata definitiva. Nonostante proclami, parole e sogni di Lega Pro.
Paolo Pirisi (Habtech)