TORINO - Per amore questo ed altro, ma di certo il viaggio a Cardiff rischia di trasformarsi in una sorta di 'Odissea’ per i tifosi di Juventus e Real Madrid, pronti a invadere la capitale gallese che sabato sera ospiterà l’atto conclusivo della Champions League al ‘Millenium Stadium’ (60mila i posti e un tetto mobile che per ragioni di sicurezza verrà chiuso per quella che diventerà la prima finale giocata al coperto). Circa 170mila i visitanti attesi, più della metà dei circa 330mila abitanti di una città in cui sarà difficile anche solo trovare una stanza di hotel (la capacità alberghiera è di circa 4mila posti letto e lo stesso Real si è dovuto ‘accontentare’ di un quattro stelle) o un tavolo in un ristorante. Senza contare le difficoltà che i tifosi incontreranno per raggiungerla, vista la limitatezza dello spazio aereo in rapporto al traffico atteso per il prossimo week end. Diversi voli faranno così capolinea nelle inglesi Bristol o Birmingham e gli stessi voli privati organizzati dai club e dai calciatori per i loro sponsor e parenti potrebbero essere costretti ad atterrare a qualche ora di distanza dalla meta. E una volta arrivati a destinazione sarà comunque complicato usufruire dei trasporti pubblici, che saranno sì rafforzati ma difficilmente potranno coprire il bisogno di tutti (le licenze di taxi sono appena 300). A rendere poi ancora più complicato l’imponente piano di sicurezza studiato dalle autorità gallesi, con la collaborazione dell’Uefa e delle forze dell’ordine italiane e spagnole, è sopraggiunta la nuova allerta terrorismo in seguito all’attentato di Manchester, che potrebbe portare alla chiusura delle ‘fan zone’ per le proteste dei tifosi (ma l'Uefa smentisce) che a questo punto – lo si può dire – per poter assistere alla partita faticheranno almeno quanto dovranno fare le rispettive difese per mettere la museruola a Higuain e a Ronaldo.