TORINO - La rivoluzione del centrocampo juventino si compirà definitivamente a giugno, ma gli affari si impostano adesso. Anzi, in un caso la trattativa sta per concludersi anche nei dettagli: è il caso di Aaron Ramsey. Oppure non siamo ancora alla stretta finale, però le basi ci sono tutte e nonostante le resistenze dell’attuale datore di lavoro, Paul Pogba resta nel mirino dei campioni d’Italia. Non è sul ciglio del burrone, i Red Devils intendono trattenerlo con tutte le loro forze, tuttavia i desideri del giocatore fanno spesso la differenza sul mercato. E la Juventus, in un simile contesto stellare, non solo s’è affacciata alla finestra per annusare l’aria che tira. Di più: tramite intermediari o di persona, ha parlato con l’entourage dei due giocatori e con le rispettive società, riscontrando aperture o qualcosa di simile, seppur con sfumature differenti. Del Polpo si scrive a pagina 3, qui tocca a Ramsey.
Il fantasista dell’Arsenal e della nazionale gallese è un uomo di parola. Tanto che, con il trascorrere delle ore, trova sempre maggiori conferme il fatto che abbia sostanzialmente deciso di declinare la ricca proposta del Paris Saint-Germain per abbracciare la causa della Juventus: questione di nuove motivazioni da trovare altrove, soprattutto perché oltre ad avere un contratto in scadenza il 30 giugno il centrocampista non è quasi mai entrato nelle grazie di Unai Emery. E’ vero, l’allenatore dichiara in pubblico di voler contare sul suo giocatore fino all’ultimo giorno utile, ma in questo caso valgono di più i numeri. Quelli che raccontano di 8 sole partite stagionali su 18 da titolare in Premier, 3 su 3 in Europa League, 2 su 3 in Coppa di Lega.
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