La rottura tra José Mourinho e Paul Pogba è totale e a questo punto il divorzio a gennaio potrebbe convenire a tutti. La Juventus è in agguato, ben consapevole che il francese tornerebbe al volo e che quanto è successo dalle parti di Manchester negli ultimi giorni difficilmente verrà superato con un nuovo armistizio tra le parti. I novanta minuti trascorsi ieri da Pogba nella panchina-salotto di Old Trafford sono soltanto l’ultima puntata di una telenovela iniziata la scorsa primavera quando sono cominciate le prime ruggini tra i due. Mourinho ha fatto vivere all’ex bianconero un nuovo pomeriggio da spettattore. Neanche una passerella finale, stavolta: quando il portoghese al minuto ‘84 ha speso l’ultimo cambio sostituendo Rashford con il 22enne McTominay, lo sguardo del Polpo era tutto un programma. Scelta tecnica molto vicina alla punizione. «Pogba - ha spiegato Mourinho a fine gara - deve mostrare lo stesso impegno di tutta la squadra, quando c’è solidarietà nella squadra e tutti danno il massimo le cose positive arrivano in automatico. Deve giocare con la stessa mentalità di tutti gli altri. Contro il Valencia giocherà dal primo minuto e potrà dimostrare a tutti le sue qualità». Già, di nuovo in campo dal primo minuto in quella che, a meno di un harakiri della Juventus a Berna, sarà una gita a Valencia dal momento che la qualificazione agli ottavi è già stata raggiunta nel turno precedente.