NIZZA (Francia) - Per giorni ci si è chiesto: "cosa ha convinto Mario Balotelli a restare al Nizza?". La risposta è arrivata in mattinata dallo stesso presidente del club francese, Jean-Pierre Rivere, sul sito ufficiale. «Mi dà molto fastidio pensare che Mario abbia fatto qualcosa di sbagliato, perché non è vero. Raramente entriamo in questi dettagli, ma è necessario farlo oggi. Mario mi ha sempre detto: "Se il Nizza rimarrà al top in Francia allora rimarrò qui molto tempo". Alla fine della prima stagione abbiamo firmato un nuovo contratto di 2 anni con scadenza giugno 2019. In questo contratto c'era un elemento essenziale per la sua permanenza: la qualificazione in una coppa europea. In questo caso avremmo avuto la capacità finanziaria di trattenere Mario, ma dal momento che non si è verificato (il Nizza ha chiuso 8°, ndr), una clausola prevedeva di ridurre molto significativamente il suo stipendio. Quindi, al termine della scorsa stagione, gli abbiamo spiegato la situazione e garantito una via di uscita a condizioni ben determinate. E' naturale, quindi, che Mario abbia ascoltato tutte le offerte che gli sono arrivate. In particolare una molto importante dalla Cina. Poche persone avrebbero rifiutato, ma lui lo ha fatto immediatamente dicendo che la sua unica priorità era giocare in un campionato di altissimo livello e possibilmente ancora in una coppa europea. La sfida sportiva proposta dal Marsiglia, invece, aggiunta alle condizioni finanziarie, lo intrigava. Quindi, con il nostro accordo, ha parlato con loro e ha visitato le loro strutture. Ma così anche con altri club francesi e stranieri».
GLI ALLENAMENTI - «Non essersi presentato ai primi allenamenti non è stata una mancanza di rispetto da parte sua. Nella sua mente non era più a Nizza. Stava per lasciarci e tra l'altro era squalficato per le prime tre partite. Quando invece gli abbiamo chiesto di allenarsi ha capito subito, anche se c'era una probabilità molto bassa di rimanere a Nizza» continua Rivere.
DIETROFRONT - «Avevamo una possibilità molto piccola di farlo rimanere e abbiamo deciso di accelerare: lunedì gli abbiamo fatto una proposta, dandogli 24 ore di riflessione. Due o tre ore dopo, invece, Mario ci ha chiamato annunciando di voler rimanere a Nizza. Ha messo da parte l'aspetto finanziario, ha capito i nostri sforzi economici e ha fatto parlare il suo cuore. Oggi la sua unica colpa è non aver ripreso subito gli allenamenti con la squadra, ma ripeto: non è stata una mancanza di rispetto. A chi dice che è rimasto a Nizza perché non aveva altenrative dico che si sbaglia. Balotelli ha scelto di rimanere nonostante non ci fossimo qualificati per le coppe e nonostante un'offerta economica meno vantaggiosa rispetto ad altre. Ora vogliamo dargli un ruolo di leadership. Le persone potrebbero non rendersene conto, ma avere Balotelli a Nizza per tre stagioni, senza aver investito un euro per il trasferimento, è un'opportunità incredibile. Quest'anno il nostro club ha il decimo budget della Ligue 1».
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