Florenzi, eclettico e italiano
Il condizionale è d’obbligo, mentre il gioco delle parti fra l’entourage del centrocampista e il ds Monchi prosegue. E se un giorno le posizioni sembrano lontane, quello successivo si vocifera di un riavvicinamento con firma su un nuovo accordo in arrivo. Al momento l’intesa va in scadenza fra 16 mesi e l’ingaggio da poco più di due milioni con i premi va evidentemente rivisto al rialzo. La Juve non ha accelerato sul romano, ma le informazioni - quelle sì - le ha prese. Perché Florenzi piace parecchio ai bianconeri? E’ italiano (s’innesterebbe alla perfezione nella logica dei Bernardeschi, dei De Sciglio, dei Rugani...), è duttile (nella Roma sta facendo il terzino destro per mancanza di alternative, però sa giocare anche in mezzo e da ala abituata a spingere), dunque sarebbe utilissimo nella Juventus che a destra si ritroverà probabilmente con il solo Mattia De Sciglio a scorrazzare sul lato destro, con Stephan Lichtsteiner sull’uscio da svincolato e con la necessità di ingaggiare un elemento esperto, di personalità, capace di agire sia da terzino che da assaltatore della fascia, “alla Cuadrado”. Altro motivo tale da ispirare ottimismo? L’agente del giallorosso è Alessandro Lucci che ha un buonissimo rapporto con gli uomini mercato juventini: lo testimoniano i 42 milioni di ottimi motivi che l’estate scorsa hanno certificato il trasferimento di Leonardo Bonucci al Milan.