© Marco CanonieroTORINO - Operazione Bernardeschi: ieri c’è stato un nuovo contatto tra le parti. A Roma si sono incontrati l’amministratore delegato bianconero Beppe Marotta e l’agente del giocatore, l’avvocato Beppe Bozzo. Ancora non ci siamo, per un esito risolutivo occorre attendere giacché la distanza tra offerta e domanda resta - per il momento - sensibile. Tuttavia non è da escludere che qualcosa di importante possa succedere già oggi, visto che è in programma un summit - questa volta milanese - tra Marotta e il direttore sportivo viola Pantaleo Corvino.
La Juventus è ottimista e si trova, in un certo senso, in una situazione di forza. Il discorso è semplice: ben difficilmente dopo la rottura netta con la società e con la tifoseria (non dimentichiamo il duro e offensivo striscione da poco esposto vicino allo stadio Franchi) il trequartista viola potrà essere reinserito nell’organico di Stefano Pioli; peraltro andrà in scadenza di contratto nel 2019 e dunque il prossimo anno la Fiorentina avrebbe ancora minore potere di negoziazione. Oltretutto altre strade realmente percorribili per Bernardeschi, non ne risultano. Ecco perché, insomma, la Juventus non è disposta a piegarsi alle richieste viola che sfiorano i 50 milioni di euro (40 subito più 10 di bonus). E’ invece convinta che i toscani dovranno scendere a più miti consigli. La proposta della Juventus è di 40 milioni di euro, bonus compresi. Con in più la disponibilità di inserire nell’affare alcune contropartite tecniche (ipotesi Sturaro o Rincon).