TORINO - Ancora una fumata nera per la firma del primo contratto professionistico di Moise Kean. L’accordo è saltato per colpa di una... fornitura di trattori di seconda mano. Non è uno scherzo, ma la realtà spiegata dal padre del giocatore: finora è stata una figura di secondo piano in quanto il ragazzo non vive con lui ma è cresciuto con la madre Isabel, separata da molti anni dal marito. Essendo però ancora minorenne (avrà 18 anni il 28 febbraio 2018), il destino di Moise è legato per ora anche alla firma del padre. «La Juventus ha proposto un contratto da 700 mila euro all’anno per mio figlio - dice Biorou Jean Kean -. Però in passato, quando su richiesta del club ho impedito che Raiola portasse Moise in Inghilterra, mi era stato promesso un aiuto per tornare in Africa. In Costa d’Avorio possiedo parecchi ettari di terreno che vorrei avviare alla coltivazione di riso e mais. Io sono un agronomo, ho lavorato nelle risaie vercellesi, ho chiesto che mi fosse dato del materiale agricolo. “Non ci sono problemi” era stata la risposta, però l’altro giorno di fronte alle mie rimostranze l’avvocato della Juve mi ha comunicato che il contratto era stato revocato. Le mie richieste erano fuori budget».