TORINO - Sognando Isco, trattando Matic & Co. E’ su questo doppio binario parallelo che viaggia il dopo Pogba in casa Juventus. Andando cioè alla ricerca di elementi - da tempo oggetto di trattative - che siano funzionali alla causa ed eco(nomicamente)sostenibili, senza tuttavia precludersi a priori la possibilità di un’ultima zampata da sorpresona di fine mercato. Sarebbe, però, incauto e improvvido restare sino all’ultimo legati alla possibilità di arrivare all’Isco di turno (o di qualsivoglia top player che possa diventare agguantabile in virtù di varie e variegate dinamiche), ed è naturalmente per questo motivo che l’amministratore delegato bianconero Beppe Marotta insiste su altre - comunque allettanti - piste.
SUMMIT - La giornata di ieri è stata utile per provare (quantomeno provare...) a compiere un passo avanti per il forte mediano del Chelsea, Nemanja Matic. A Londra l’entourage del giocatore ha incontrato il direttore sportivo dei Blues Michael Emenalo e Marina Granovskaia, braccio destro di Roman Abramovich. Obiettivo? Fare chiarezza e sottolineare che la Juventus ha prefigurato interessanti prospettive, ergo sarebbe cosa buona e giusta mettere subito in chiaro se Matic occuperà una posizione centrale nel progetto tecnico di Antonio Conte oppure se sia meglio valutare strade alternative. Tanto più considerando il fatto che, un giorno sì e l’altro pure, la stampa britannica ponga Matic tra i “sacrificabili” dell’ex tecnico bianconero. In verità, Conte avrebbe detto a Matic che intende farlo giocare con Kanté nella cerniera a protezione della difesa, nel solco di un 4-2-3-1 in fase di sviluppo (e Cesc Fabregas, a quel punto, che fine farebbe?). Ma il serbo non è ancora completamente convinto. [...]
L’ALTERNATIVA - Tornando al centrocampo, la principale alternativa a Matic, il francese Matuidi, è oggetto di semi-barricate da parte dei vertici del Psg. Marotta s’è mosso tramite intermediari pure sulla rotta Torino-Parigi, riscontrando freddezza e ostacoli (che però, evidentemente, fanno pure parte di un inevitabile gioco delle parti che induce le società proprietarie di elementi di interesse a giocare al rialzo e paventare un clima di ostracismo, almeno iniziale).
POGBA: "E' STATA UNA LUNGA VACANZA"
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