TORINO - In giro per l’Europa si fanno buoni affari, basta saperci fare però. E, quand’è il caso, “starci dietro” il dovuto. Così è stato per il 23enne Markus Henriksen, centrocampista norvegese dell’AZ Alkmaar, uno dei punti di forza del club olandese e della propria Nazionale. Gli addetti ai lavori, non solo nei Paesi Bassi, prevedono per lui un luminoso futuro e in patria ne sono sicuri: d’altronde Markus è figlio d’arte, suo padre, Trond, è stato grane protagonista e poi allenatore del Rosenborg, il club più titolato del Paese dei fiordi. Già nella scorsa stagione Henriksen era stato inseguito dal Torino ma allora la strada per un’eventuale acquisizione era lastricata da difficoltà. Adesso invece, con il particolare tutt’altro che trascurabile di un contratto in scadenza nel giugno 2017, sembrano esserci maggiori margini di manovra anche se la situazione resta non semplice da districare. Gli olandesi, nonostante il giocatore sia, come detto, in scadenza per adesso non vogliono modificare il prezzo di nove milioni per un’eventuale cessione.[...]
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IL TALENTO - Giovane, forte fisicamente e bravo, con in dote una griffe importante, quella del Chelsea. Si tratta di Nathaniel Chalobah, difensore-centrocampista originario della Sierra Leone ma di passaporto inglese, quest’anno al Napoli in prestito dal club londinese. Questa è l’ultima idea del ds Gianluca Petrachi e dei suoi collaboratori per rinforzare il settore di mezzo del Torino. Il 21enne giocatore ha vissuto una stagione alla corte di Maurizio Sarri piuttosto avara di soddisfazioni. Ha trovato, infatti, poco spazio in campionato e ha raggranellato qualche presenza in Europa League, però con un gol all’attivo. Su di lui si stanno comunque appuntando le attenzioni di molte società europee nonostante la poca visibilità che gli è stata concessa all’ombra del Vesuvio. E tra le pretendenti c’è anche il Torino che sta valutando la situazione e pensando di provare a intavolare una trattativa con il Chelsea. Appe na rientrato a Londra, Chalobah non ci ha messo molto a esternare su facebook il suo rammarico per aver dovuto lasciare l’Italia. «Ho lasciato i miei compagni di squadra e una magnifica città dopo otto mesi di lavoro. E’ stata una stagione di ricordi belli e brutti ma sono stato circondato da un gruppo di amici che per me sono stati come una famiglia ed ho vissuto in una città che mi ha fatto sentire parte di sé e della propria cultura. Questa gente resterà sempre nel mio cuore». [...]