TORINO - La parole d’ordine per l’assalto alla Champions si chiamano “qualità” e “tecnica”, vocaboli carissimi a Massimiliano Allegri. Il “Conte Max” insiste per dotare la Juventus 3.0 di una variabile impazzita in grado di agire sia dietro alle punte che come mezz’ala d’inserimento o esterno offensivo. Nella lista della Juventus, accanto ai vari Oscar, Isco e Pastore, sale di posizioni Bernardo Silva. Il portoghese è un vecchio pallino dalla carta d’identità però giovanissima. Sarà anche un ‘94, quindi un anno più giovane di Paul Pogba e Paulo Dybala, ma da due stagioni è un assoluto protagonista del Monaco di Leonardo Jardim: 32 presenze e 9 gol l’anno scorso, 31 partite e 7 reti nell’attuale Ligue 1. I bianconeri ne hanno parlato col Monaco a gennaio e anche nelle ultime settimane. Sondaggi e colloqui accompagnati da costanti missioni nel Principato per verificarne dal vivo i progressi. Il Nazionale portoghese ha superato gli esami e a breve Juventus e Monaco potrebbero vedersi per parlare in modo approfondito di lui e di alcuni suoi compagni di squadra, su tutti Bakayoko e Lemar, senza dimenticare il più esperto Moutinho.
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IN ASCESA - Bernardo Silva è in corsa con altri concorrenti, ma di sicuro è uno dei più raggiungibili per la Juventus. È un pezzo caro della gioielleria monegasca (25-30 milioni), ma rientra nei parametri bianconeri: in corso Galileo Ferraris gli investimenti “pesanti” preferiscono riservarli ai talenti più giovani. Non sono coincidenze, infatti, i 20 milioni investiti per Morata (2014) o i 40 per Dybala (2015), senza dimenticare i 26 per Aex Sandro (sempre nel 2015) e i 25-30 che i campioni d’Italia hanno messo in preventivo di spendere in questa sessione per André Gomes, compagno di Bernardo Silva nel Portogallo di Cristiano Ronaldo.
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