MILANO - Le fondamenta sono state gettate, ora occorre costruire in altezza. E qui arriva il difficile. Roberto Mancini lo sa e per questo motivo ha chiesto ad Ausilio e Gardini solo giocatori “pronti” per la sua Inter. Gente che considera la Champions come palcoscenico naturale su cui esprimersi, che sa cosa vuol dire giocare in una grande squadra (e non viene schiacciata dalle pressioni) e che è abituata a vincere. Il mercato degli svincolati ha già regalato il "cervello" per il centrocampo (Banega) e un terzino di sostanza (Caner Erkin 43 gare e 2 gol con la Nazionale turca), ora non resta che completare l'opera e, oltre al solito Lassana Diarra - un pallino per Mancini che lo chiede da tre sessioni di mercato -, si è fatta strada un'altra ipotesi affascinante che porta a Nani, reduce da una scintillante stagione al Fenerbahçe (38 presenze, 10 gol) e attratto dalla possibilità, alla soglia dei 30 anni - li compirà a metà novembre - di regalarsi l'ultimo contratto con una big del calcio europeo.
Essendo il suo procuratore Federico Pastorello, agente di Handanovic e Nagatomo (presto sarà ufficializzato il rinnovo del giapponese), il nome è già stato fatto a Piero Ausilio. Il costo del cartellino si aggira sui 10-12 milioni trattabili, cifra interessante per un calciatore che in carriera ha sommato 60 presenze in Champions e che quindi può essere considerato legittimamente in concorrenza con Bellarabi, Candreva, Berardi e Mata: i primi tre però costano il doppio (e Berardi è pure controllato dalla Juve...), mentre lo spagnolo potrebbe entrare nei radar solo in una maxi-trattativa con lo United che comprenda pure il cartellino di João Miranda. Spesso, come insegna il mercato dell'Inter negli ultimi anni, le trattative più semplici sono anche quelle che terminano con il brindisi (Jovetic venne preso un'estate fa anche per le vantaggiosissime condizioni concesse dal City) e, rispetto ai colleghi, Nani è il giocatore più facilmente acquistabile, il che può avere un peso importante nelle strategie nerazzurre.
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