TORINO - I soldi di Shaqiri potrebbero essere utilizzati per Jovetic oppure... prendere il volo in direzione Madrid. Oltre a Suarez, da qualche giorno - come peraltro anticipato dopo quanto detto da Mancini a Brunico - si lavora per riportare Siqueira in nerazzurro. In questo modo, Fassone e Ausilio risolverebbero in un colpo solo due problemi posti all'attenzione dei responsabili dell'area tecnica dall’allenatore: il primo è quello di avere un regista fisico e geometrico davanti alla difesa (Suarez possiede le qualità di ruba-palloni di Medel e il senso del gioco di Kovacic), il secondo quello di avere in rosa un mancino puro quale è Siqueira. La rosa - al netto di Perisic che viaggia su un binario parallelo essendo stato il suo acquisto già autorizzato da Thohir - andrà completata con un altro attaccante che però, qualora dovesse arrivare Siqueira, non potrebbe essere Jovetic che è extracomunitario. Avendo l'Inter già trovato l'accordo con il montenegrino e con il Manchester City, il fatto che l'operazione sia stata congelata fino a nuovo ordine potrebbe essere proprio giustificato dalla necessità di avere mani libere sul mercato almeno finché quasi tutti i tasselli in entrata non siano completati. L'Inter infatti, qualora dovessero decollare i discorsi per Siqueira, ha un piano B per ogni obiettivo e, per l'attacco, potrebbe tornare in auge il laziale Keita, altro giocatore che solletica assai le fantasie del Mancio. UN VECCHIO AMICO L'Inter quindi, dopo aver messo a fuoco la trattativa Suarez (clausola rescissoria da 12 milioni), è pronta a riallacciare i contatti diplomatici con l'Atletico Madrid pure per Guilherme Siqueira laterale mancino che Ausilio conosce benissimo dato che l'aveva avuto ai suoi ordini nella Primavera quando il dirigente era ds del settore giovanile.