Liga Atletico-Real 4-0: Simeone travolge Ancelotti

Tiago, Saul, Griezmann e Mandzukic annichiliscono la capolista al Calderon e si portano a -4: campionato riaperto
TORINO - In riva al Manzanarre il Cholo compie l’ennesimo capolavoro tattico della sua carriera e travolge il Real per 4-0 nel derby di Madrid, riaprendo la Liga. L’Atletico aggancia il Barcellona a 50 punti – in attesa della sfida dei blaugrana, impegnati domani nella trasferta di Bilbao – e si porta a -4 dalle merengues. Di Tiago, Saúl, Griezmann e Mandzukic le reti. Real mai in partita.

FORMAZIONI - Carlo Ancelotti lancia dal 1’ in difesa Varane-Nacho, per sopperire alla mancanza di Sergio Ramos e Pepe. I due, insieme, hanno giocato solamente poco più di 400 minuti. Fuori anche James Rodriguez, dopo la frattura del quinto metatarso del piede destro. Ne avrà per circa sei settimane. Davanti spazio alla BBC, Bale-Benzema-Cristiano Ronaldo. Dalla parte opposta, Simeone lascia Torres in panchina e si affida alla coppia Mandzukic-Griezmann.

CHE FA IL REAL? - Il primo campanello di allarme per l’insolita difesa del Real – fuori anche Marcelo per squalifica – suona al 5’ con l’incursione dalla destra di Arda Turan che, però, viene stoppata da Fabio Coentrao. Al 10’ prima tegola per Simeone. Koke è costretto a lasciare il campo per un probabile stiramento: spazio al canterano Saúl, da sempre considerato il vice Koke dal ‘Cholo’. Al 14’ il primo boato del Vicente Calderon, l’Atletico passa in vantaggio con Tiago che lascia partire da fuori area un destro non impossibile, ma Casillas per un attimo dimentica di essere il portiere della squadra campione d’Europa e del Mondo. Nemmeno il tempo di somatizzare il colpo subito e il Real è già sotto per la seconda volta, proprio con il nuovo entrato Saúl, straordinario nel capitalizzare con un’acrobazia il traversone dalla sinistra di Siqueira. In panchina si gioca un’altra sfida, quella tra Ancelotti e Simeone. Il primo è di pietra, il secondo sfoga tutta la sua gioia insieme al ‘Mono’ Burgos. Il Real è bloccato, parecchi gli errori in fase di impostazione da parte di Nacho. Nessun pallone arriva tra i piedi di Bale o Cristiano Ronaldo. Primi 25’ a senso unico. Kroos si becca un giallo dopo un duro e superfluo intervento nei confronti di Griezmann, Isco perde palla in mezzo al campo. Due fotografie che rendono l’idea della difficoltà delle merengues. Il primo brivido per l’Atletico – se di brivido si può parlare – arriva al 32’ con il sinistro dalla distanza di Benzema, prontamente deviato da Miranda. Qualche minuto dopo arriva la prima polemica dei colchoneros per un fallo di mano di Khedira in area di rigore, ma il direttore di gara non fischia e lascia continuare il gioco. Negli ultimi minuti della prima frazione di gioco aumenta la pressione degli undici di Ancelotti. L’unico risultato prodotto è uno sfortunato cross di Bale che serve a poco.

ATLETICO SHOW - Nella ripresa Ancelotti tenta di dare più peso all’attacco, togliendo Khedira e mettendo Jesé, a segno nel recupero di mercoledì contro il Siviglia. Ma il copione scritto nel primo tempo trova ulteriori elementi di continuità. È Griezmann che sfiora in due occasione il terzo gol, quello del ko. Sfruttando un errore difensivo prima, con una rovesciata poi. Poco dopo è Tiago che non riesce a schiacciare di testa e sotto porta un traversone dalla destra. La macchina da guerra dell’Atletico è sempre in totale controllo e stavolta al Real non aiutano neanche le invenzioni di uno degli ultimi geni del XXI secolo, Cristiano Ronaldo, che gioca un match a parte come tutta la sua squadra. Al 67’ arriva – giustamente – la terza rete. Saúl, defilato sull’area sinistra dell’area di rigore, spizza di testa un pallone al bacio di Arda Turan: per Griezmann, tenuto in gioco da Carvajal, bucare la porta di Casillas è un gioco da ragazzi. Le ultime due carte di Ancelotti sono Illarramendi e il ‘Chicharito’ Hernandez, che sostituiscono Isco e Benzema. Spazio anche al ‘Niño’ Torres, che concede così la giusta standing ovation al francese, capocannoniere dei colchoneros. Nei minuti finali Simeone si erge a condottiero e carica il Vicente Calderon e alla festa si iscrive anche Mandzukic, portando il risultato sul definitivo 4-0. Il derby di Madrid, quest’oggi, è tutto biancorosso

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