MADRID - Si può essere più o meno d'accordo sul fatto che Rafa Benitez sia un buon allenatore. È una questione di stile: c'è a chi piace e a chi non piace. Non ci sono dubbi, invece, sui suoi numeri: in tutte le piazze in cui è stato, l'ex tecnico del Napoli ha, praticamente sempre, lasciato in eredità qualche trofeo. Anche nella triste, quanto breve, tappa all'Inter, il buon Rafa aggiunse un paio di titoli alla bacheca nerazzurra. Ma è proprio ad Appiano Gentile che lo spagnolo perse la sua più grande scommessa, mettendo in evidenza quello che ancora oggi è il suo personalissimo peccato capitale: la gelosia.
IL PRECEDENTE - Arrivato a Milano, Benitez proibì qualsiasi riferimento a José Mourinho. Non proprio la migliore delle decisioni, considerato che solo qualche settimana prima, Mou, era riuscito a regalare al popolo interista uno storico Triplete e, quello che più importa, la Champions League, dopo quasi quarant'anni di digiuno. Gelosia che lo condusse allo scontro inevitabile, prima, con lo spogliatoio e i tifosi e, poi, con Massimo Moratti: «Mi promisero Mascherano, Kuyt ed Evra e invece...», ha ricordato pochi giorni fa in un'intervista senza, però, sottolineare che il suo vero cruccio era quello di non aver ricevuto le stesse attenzioni dello Special One, al quale bastava esprimere un desiderio per essere accontentato.
L'OMBRA DI CARLETTO - E dire che quando il Real Madrid lo ha scelto per succedere a Carlo Ancelotti, Benitez non aveva certo lesinato elogi nei confronti dell’italiano e, di fronte alle continue dimostrazioni d'amore dello spogliatoio “merengue”, aveva detto: «Mi piacerebbe che lo facessero anche con me quando andrò via». Eppure, nonostante le premesse fossero buone, la luna di miele con Carletto è durata pochissimo: «Qualcosa di buono avremo pur fatto contro l'Atletico se non abbiamo perso 4-0». Un doppio autogol, quello di Rafa che, da un lato, ha dimostrato ancora una volta di non sapere incassare le critiche, nemmeno dopo una una gara giocata oggettivamente male dalla sua squadra, e, dall'altro, ha mandato su tutte le furie Cristiano Ronaldo e compagnia.