NEW YORK – Houston e l'NRG Stadium (76.300 posti) rappresentano il teatro ideale per le Final Four NCAA, che prendono il via a mezzanotte, con le semifinali tra Villanova e Oklahoma e, alle 2.50, tra Syracuse e North Carolina. Lunedì notte, alle 3.15, ci sarà la finalissima, tutto il week-end è su SkySport2.
IL PAISA' E IL NUOVO CURRY – Si comincia con la sfida tra Ryan Arcidiacono e Buddy Hield. Il play italo-americano – visto nella Sperimentale azzurra - chiude la carriera universitaria al Gran Ballo, dove i Wildcats arrivano grazie alla forza caratteriale del nucleo costruito da Jay Wright. Per Arcidiacono, che sfiora il 60% nel Torneo ed è stato inserito nel quintetto degli All-American tra i Senior, c'è il sogno di vincere con il college per cui ha sempre tifato, e che è stato l'alma mater dei suoi genitori (il padre Joe giocò a football). Ma di fronte c'è Hield, guardia originaria delle Bahamas che viaggia a 25 punti di media con eccellenti medie dalla distanza: il paragone con Steph Curry è immediato, anche perché soltanto la stella di Golden State ha segnato più punti di Hield nei primi quattro match del Torneo NCAA.
I DUE SANTONI – La seconda semifinale mette di fronte due grandi nomi come North Carolina e Syracuse, allenate da Roy Williams e Jim Boeheim. UNC è l'unica testa di serie numero 1 del proprio Regional capace di raggiungere le Final Four, basandosi sul talento sul perimetro di Marcus Paige e sul gioco interno di Brice Johnson, Mister Doppia Doppia. Di fronte gli Orangemen sembrano sfavoriti, ma guai sottovalutare il cuore (e la proverbiale zona 2-3) di Syracuse, regina delle rimonte impossibili, chiedere a Gonzaga e Virginia nel Regional.