Basket NCAA, trionfano Connecticut e Napier

La squadra di Kevin Ollie batte Kentucky, conducendo per l'intera finale di Dallas, grazie al proprio leader, a Boatright e al tedesco Giffey

DALLAS – Connecticut vince il quarto titolo NCAA, il primo post-era Jim Calhoun. Il trionfo della squadra dell'ex playmaker NBA Kevin Ollie (che vince il titolo al primo Torneo da capo allenatore) arrivano contro Kentucky 60-54 nella finale giocata davanti ai quasi 80.000 spettatori di Arlington, lo stadio del football NFL dei Dallas Cowboys. Una finale che gli Huskies – soltanto numero 7 del proprio Regional alla vigilia del Torneo - conducono dal primo all'ultimo possesso, merito del Most Outstanding Player Shabazz Napier (22 punti), che era freshman nella squadra campione nel 2011, guidata da Kemba Walker. E con Napier, sono decisivi anche l'altra guardia Ryan Boatright (14) e il tedesco Niels Giffey (10).

SAGGEZZA – Contro i Wildcats di John Calipari, che schierano cinque freshman in quintetto base (che cercano l'impresa che non riuscì nel 1992 a Michigan), Connecticut sfrutta i vantaggi chiari: esperienza e saggezza, a cominciare da Napier, senior all'ultima gara al college. UConn parte forte con il 7-0 di Napier, il leader e Boatright sono a quota 13 sul 19-10. Kentucky gioca di fatto in casa, con Julius Randle nato a Dallas e con i gemelli Harrison a loro volta texani, però non evita la falsa partenza, crollando a -15 sui liberi di Giffey (30-15). Solo James Young (20) prova a scuotere Kentucky, ma appena entrano in gara Andrew Harrison e Randle (10) la gara si riapre, con il 35-34 di Aaron Harrison sul primo possesso della ripresa.

VISIONARIO – Kentucky però spreca troppo, con 13 palle perse e soprattutto il 13/24 ai liberi (5/15 escludendo Young). Aaron Harrison, match-winner contro Michigan e Wisconsin, non entra mai in gara (7 punti con 3/7 al tiro), e gli Huskies volano via con la tripla di Giffey e una palla rubata di Boatright, che non si arrende nemmeno ad una distorsione alla caviglia sinistra (48-39). Nel momento più duro, Young trova la giocata della partita, schiacciando in testa al 2.13 Brimah, i Wildcats tornano a -1 con i liberi di Young (48-47) a 5' dalla fine. Ma un episodio volta le spalle a Kentucky: Poythress cattura l'ennesimo rimbalzo offensivo, segno dello strapotere atletico della squadra di Calipari, gli arbitri assegnano una dubbia palla a due, la freccia del possesso alternato premia UConn, che trova benzina con le triple di Napier e Giffey (54-49). La finale gira in modo definitivo, pure se Randle vive 3' di grazia, azzerati da un canestro di Boatright (56-50) allo scadere dei 35”, un capolavoro che si completa con il canestro da sotto di DeAndre Daniels, sotto tono in finale, a eludere la zona di Kentucky. Lanciando così la festa di Kevin Ollie, che tre mesi fa aveva portato la sua squadra ad Arlington, sobborgo di Dallas, per far vedere ai suoi ragazzi un luogo dove era sicuro che sarebbero tornati per scrivere la storia.

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