ROMA - Trento non si arrende. Anche priva di Diego Flaccadori, fuori per la stagione, la Dolomiti Energia supera Milano in casa (72-65) e accorcia le distanze sul 2-1 dopo le due sconfitte rimediate al Forum di Assago. Dopo un primo tempo molto equilibrato, chiuso dai padroni di casa sul +4 (35-31), la squadra di Buscaglia ha trovato la progressione giusta nel terzo quarto trovando una larga doppia cifra di vantaggio. Milano ha provato a rimanere a contatto e a 4 minuti dalla fine, affidandosi a Jerrels e Bertans, è tornata sul -4 (63-59). Nel momento di massima difficoltà il pubblico di Trento si è stretto intorno alla squadra ed è stato Sutton nel finale a chiudere il conto, anche con la schiacciata del 71-62 a 24 secondi dalla sirena. Partita bellissima, che riapre di fatto una finale scudetto altrettanto bella.
LA DIFESA - La Dolomiti Energia l’ha vinta di voglia e nella propria metà campo, tenendo un attacco strepitoso come quello di Milano a soli 65 punti nonostante il pessimo 3/22 dall’arco. Anche se da tre punti l’Olimpia non ha fatto molto meglio (3/28). Per Trento decisive le doppie doppie di Sutton (19 punti e 10 rimbalzi) e di un redivivo Hogue (18+10), preziosi anche i 10 rimbalzi di Forray e gli 8 punti di Silins. Milano ha sofferto a rimbalzo (34-46), gli unici a chiudere in doppia cifra sono stati Jerrels (13) e Bertans (13). Esplicito Toto Forray a fine partita: «Rispettiamo Milano ma siamo in finale e non avrebbe senso tirarsi indietro ora. Non ci diamo mai per persi, non molliamo mai. Non so come finirà ma ci proveremo fino alla fine». Sulla stessa lunghezza Hogue, deludente a Milano e decisivo in gara3. «Non abbiamo ancora fatto nulla, siamo ancora sotto. Davanti a questo pubblico meraviglioso possiamo fare qualsiasi cosa». Lunedì gara4, la finale scudetto è ancora lunga.