© CIAMILLOAVELLINO - Kyrylo Fesenko completa la personalissima tripla doppia (20 punti, 11 rimbalzi e 11 falli subiti) e la Sidigas ferma la capolista Milano. Avellino vince 80-68 e raggiungendo Venezia al secondo posto torna a -4 dall'Emporio Armani. Accanto al centro ucraino, bravo a non far rimpiangere Cusin, sono decisivi il miglior Retin Obasohan della stagione (14) e gli ex di turno, con Joe Ragland (18) a lungo infallibile e Marques Green che piazza l'unica zampata nel momento decisivo, con un gioco da quattro per fermare la rimonta di Milano tornata a -5 al 35'.
INFALLIBILI - Fesenko è immarcabile in area, sfruttando il vantaggio a livello di taglia nei confronti di McLean e Macvan, e la Sidigas vola sul 30-15 del 10'. Senza energie e lucidità, per il quarto match in nove giorni, Milano fatica ad entrare in gara, e l'aggressività difensiva del secondo quarto viene elusa dai 10 punti in 3' di Ragland, che a metà assieme a Fesenko totalizza un clamoroso 11/12 al tiro. Il 3/3 da tre di Ragland e Obasohan per iniziare la ripresa (7/7 da tre in coppia in quel momento) porta verso il ko tecnico, ed è emblematica una palla persa a metà campo di Kalnietis, che non rientra ma si ferma a lamentarsi con i compagni.
RIMONTA TARDIVA - Dal 63-46, Milano rientra all'improvviso, prima con Raduljica (11) poi con Kalnietis e McLean (15) che completano il 12-0 per il 63-58 del 35'. A scacciare la paura sono i veterani, con Marques Green che trova il gioco da quattro che ferma la prima rimonta di Milano. E con Leunen (match-winner un anno fa di questi tempi contro Milano) che dopo una banale palla persa di Dragic sul contropiede del -4 punisce con l'unico acuto, la tripla del 74-65. Milano resta al comando, ma la squadra di Sacripanti - che ribalta anche il confronto diretto - può sognare.