Aradori affonda Milano, Venezia passeggia a Varese

Tredicesima giornata di andata con tante partite risolte da scarti ampi. La Reyer domina a Masnago, l'EA7 cade anche al Paladozza con la Grissinbon
Aradori affonda Milano, Venezia passeggia a Varese© CIAMILLO

ROMA - Tredicesima giornata di campionato, ultima del 2016, contrassegnata da tante partite risolte con scarti molto ampi. Nell’anticipo pomeridiano Venezia regola Varese senza problemi scappando nel primo quarto (5/5 da 3 nel primo quarto) e arrivando anche sul +27 (30-57). Pessimo dunque l'esordio di Attilio Caja sulla panchina biancorossa: Cavaliero e compagni nel terzo quarto affondano fino al 30-57, il pubblico di Masnago risponde invocando il ritorno di Paolo Moretti in panchina. Per Varese 23 punti di Johnson, 13 di Pelle. Per Venezia, sempre più protagonista di questo campionato, MarQuez Haynes chiude con 19 punti e 5/8 da 3, 18 punti li aggiunge Bramos, 13 McGee.

 

ARADORI PIEGA L’EA7 - Milano cade anche al Paladozza contro un’indomita Reggio Emilia, che priva di Della Valle e Gentile trova minuti e risorse dai giovani Strautins e Bonacini e passa nel finale rimontando dal -17 del secondo quarto. Sempre più nero il tunnel di Milano e le assenze di Macvan e Simon non possono rappresentare un alibi credibile: possibile che cambi qualcosa in queste ore e la stessa posizione di Jasmin Repesa non è più solidissima. E dire che l’EA7 aveva approcciato la gara con la giusta faccia, sfruttando le incertezze di Reggio Emilia (appena 9 punti a referto nel primo quarto) fino al 19-36. Nel momento in cui sembrava che Reggio Emilia stesse per alzare bandiera bianca, è stato il capitano Pietro Aradori a suonare la carica e incredibilmente la Grissin Bon ha messo insieme un parziale di 26-4 che l’ha mandata al riposo sul +5, 20 i punti in 17 minuti per l’esterno Azzurro. Nel secondo tempo Milano ha sempre inseguito ma non ha mai trovato lo spunto giusto per tornare avanti. Legittima alla fine la festa reggiana al Paladozza, mentre l’EA7 è sempre più in crisi. Per la Grissinbon 26 punti di Aradori, 17 di Neeham, 11 di Polonara, 10 di Cervi. Per Milano 21 punti di Kalnietis e Sanders, 17 di Hickman.

 

 

AVELLINO A VALANGA - Comodo anche il successo casalingo della Sidigas Avellino, che chiude il 2016 battendo Capo d’Orlando 94-65. Dopo una buona partenza, la Betaland per la prima volta priva di Bruno Fitipaldo (ha firmato per il Galatasaray) si è arresa alla squadra di Sacripanti (35-18 al 12’), particolarmente centrata al tiro dal campo (63%). La Scandone l'ha vinta con Joe Ragland (20 punti e 8 assist in 22’), ben supportato da Thomas (24 punti). Per Capo d’Orlando bene solo Stojanovic, 17 punti, ma Capo d’Orlando deve trovare immediatamente il sostituto di Fitipaldo, leader in campo e fuori.

 

PESARO KO - Pesaro non riesce a ripetersi dopo il colpo di Caserta e cede all’Adriatic Arena contro Pistoia, che ora può agganciare le Final Eight di Coppa Italia dopo un avvio di stagione complicato. Partita dal punteggio basso e molto equilibrata, le due squadre hanno affrontato l’ultimo quarto sul 42 pari. La The Flexx ha allungato sul +5 (45-50) e poi con un break ispirato da Moore, Roberts, Crosariol e Boothe ha toccato il +10 al minuto 39. Pesaro ha reagito con l’8-0 che l’ha riportata a -2 ma la riscossa è stata tardiva. Per Pistoia 14 di Crosariol, 13 di Petteway. Per Pesaro 17 di Jones e Fields.

 

TRENTO CORSARA - La Dolomiti Energia vince la seconda partita consecutiva passando sul campo di Brescia grazie a un fantastico Betinho, autore di 25 punti. Successo pesantissimo per la squadra di Buscaglia nello scontro diretto in ottica Final Eight. Dopo un primo tempo a favore della Germani (45-38), Trento ha trovato la forza di impattare nel terzo quarto e poi è scappata via nell’ultimo parziale fino al 74-80. Per gli ospiti anche 15 punti di Lighty e 11 di Craft. Per Brescia, 17 di Berggren, 11 di Moss e 14 di Burns, 12 per Landry.

 

CROLLO TORINO - Sassari spazza via Torino e mette nel mirino la Final Eight di Coppa Italia. La Dinamo parte forte e in pochi minuti vola sul 17-4, il parziale si amplia ancora sul 26-12. Mazzola prova a svegliare i suoi con due canestri (29-18), poi Washington riporta Torino sul -4 (29-25) dopo l’antisportivo a Savanovic. La tripla di Sacchetti scuote il Palaserradimigni in chiusura di secondo quarto (42-31) e poi nel terzo quarto è Rok Stipcevic a fare la differenza fino al 61-44. Sassari prende il largo e non si guarda più indietro (75-46 a 7' dalla fine). Per Sassari Stipcevic 21 punti e Bell 16. Per Torino Washington 19 punti, White 16 e Alibegovic 13.

 

BRINDISI FA FESTA - L’Enel coglie due punti pesanti asfaltando Caserta 96-67 in una gara decisa già nel primo quarto. Al 6’ Brindisi è già sul 18-9 grazie anche al nuovo arrivato Mesicek, protagonista del +11 (27-16) a fine primo periodo e poi grazie a Carter tocca il +16. La Pasta Reggia torna in partita con la fiammata di Giuri (39-31) e poi spaventa Brindisi nel terzo quarto (23’, 59-48). Nell’ultimo quarto però Caserta sparisce dal campo, l’Enel ritrova fiducia in attacco e al 37’ Scott mette la tripla del massimo vantaggio col +29 (96-67). Per Brindisi 21 punti di Scott, 20 di Carter e M’Baye. Per Caserta 13 di Putney, 11 per Cinciarini e Watt.

 

RIMONTA CANTU’ - La Red October vince una partita incredibile contro la Vanoli coronando la rimonta con i due liberi segnati da Dowdell a 7 secondi dalla sirena. La Vanoli è partita forte (7-16) e ha segnato 26 punti nel primo quarto contro i 15 dei padroni di casa. Cantù riesce a limitare i danni nel secondo periodo (27-35) ma deve sempre inseguire. Nel terzo quarto la tripla di Holloway fissa il 42-52 e chiude il parziale sul +9. E’ Johnson a suonare la carica per Cantù, che a 5 minuti dalla fine si riporta a -6 sul 60-66. Dowdell e Johnson timbrano il -1 a un minuto dal termine e poi è Darden a segnare il vantaggio canturino. Harris riporta avanti Cremona ma dopo il 2/2 di Dowdell dalla lunetta, la Vanoli fallisce la tripla della vittoria con Turner. Fa festa la Red October. Per i padroni di casa 20 punti di Johnson, 17 di Callahan. Per Cremona 13 di Holloway, 12 per Harris.

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