ROMA - Nonostante il successo di Torino, il coach di Milano Jasmin Repesa si è lasciato andare a un duro sfogo nei confronti dei propri giocatori. Sotto accusa l’atteggiamento difensivo latitante dell’EA7. «Non c'è stata la reazione che avevo chiesto, in campo; allora devo reagire io e dire la verità su come sta andando questa squadra: ci sono troppi giocatori che non vogliono piegare le gambe e tanti che pensano esclusivamente ai numeri personali. C'è troppo egoismo. Tutti sanno che le mie sono squadre vere, specialmente in difesa. Questa non è la mia squadra e non voglio accostargli il mio nome».
LA SOLUZIONE - «Allenamento doppio, domani. Piegheranno le gambe oppure sono fuori. Indolenza? Se arriviamo a parlare di indolenza con i contratti che hanno sottoscritto è una vergogna e se qualcuno di loro trova un'altra squadra domani, può andare; non sono sicuro però che qualcuno li prenda. Siamo andati a mercato dopo 7-8 big e nessuno li ha cercati. Sono tantissimi i giocatori che devono sentirsi coinvolti. È facile quando c'è un pezzo da togliere, purtroppo sono in tanti in questo caso. Della partita di oggi salvo solo il risultato, sono ferito come persona e come allenatore che ha una filosofia della vita completamente diversa da questa. Non può una vittoria così nascondere problemi del genere che - se rimandati - diventano ancora più grandi».