MILANO - Bastano cinque minuti, a Milano, per volare sull'1-0 nella finale-scudetto grazie al successo 87-80. Il 17-0 con cui l'Emporio Armani apre il secondo quarto, sull'onda di Alessandro Gentile (15 punti) e Rakim Sanders (13), distrugge le speranze di Reggio Emilia, che viene annichilita anche a rimbalzo (38-23) simbolo di un confronto impari a livello fisico. Per gli emiliani è il quarto ko esterno consecutivo in questi playoff, e l'imminente gara2 ancora al Forum non può tranquillizzare Menetti.
BREAK - E dire che Reggio Emilia parte meglio, sulle ali di un Kaukenas (27) ispiratissimo dopo il gran finale di gara7 contro Avellino e deciso a dare coraggio ai suoi (2-9). Ma appena l'Emporio Armani limita le palle perse, comincia un'altra partita, quella in cui Alessandro Gentile si riprende definitivamente Milano. Il capitano trova il modo per "convivere" con Rakim Sanders, e quando la squadra di Repesa alza il livello fisico in difesa arriva il 17-0 in 6' (37-21). Milano tocca il +17 grazie anche a Macvan (14) per il 43-26, e il gong dell'intervallo salva Reggio Emilia dal ko tecnico.
SOLO KAUKENAS - Al rientro, Kaukenas è di nuovo una furia, e tocca quota 21 già al 25', quando Reggio Emilia torna a -6 (55-49) grazie ad un parziale di 11-3 alimentato dalla precisione dalla distanza. Tuttavia l'ex Siena è troppo solo, ed è l'unico a chiudere in doppia cifra tra i suoi. E così il quarto fallo precoce dei due centri - Lavrinovic e il rientrante Veremeenko - unito all'uscita di Kaukenas (necessaria per far rifiatare il 39enne) aprono la strada al 9-0 di McLean (13) e dell'ex Cinciarini, che sfruttano la 19° palla persa in 29' di Reggio Emilia per segnare il 69-53 del 31' che vale la sicurezza. Gli emiliani rialzano la testa troppo tardi, quando le due triple di Della Valle (unici due canestri di una serata da 2/10) danno il -5 (83-78) nell'ultimo minuto. Menetti preoccupato anche dal sospetto problema muscolare che ha colpito Aradori, le sue condizioni saranno rivalutate nelle prossime ore.