Basket Serie A, Wright a Pesaro: “Ci salveremo”

Il nuovo americano convive con la sclerosi multipla e parla da leader della Consultinvest
Basket Serie A, Wright a Pesaro: “Ci salveremo”© Lapresse

PESARO – La sconfitta a Caserta e il successo avvicendamento in panchina – con l'avvicendamento di Sandro Dell'Agnello in favore di Riccardo Paolini – non spaventano Chris Wright, il nuovo americano della Consultinvest. Il playmaker ha superato battaglie ben più complicate, diventando il primo giocatore affetto da sclerosi multipla ad arrivare nella NBA. E alla presentazione ufficiale a Pesaro, sono i medici del club – Piero Benelli e Massimo Mancino – a illustrare il quadro del giocatore che controlla la malattia con un trattamento medico specialistico: «Quello di Chris è un caso particolare, non facile, per il quale abbiamo dovuto attivare un procedimento molto complesso, che ha coinvolto specialisti di altre città, per giungere al giudizio di idoneità, salvo trattamenti e controlli periodici. Una volta al mese, l'atleta dovrà sottoporsi ad una terapia in day hospital per 24 ore, per il resto potrà allenarsi normalmente con la squadra».

 

LEADER – Wright spiega le proprie ambizioni: «Sono molto grato alla società di avermi dato la possibilità di giocare nel campionato italiano. Credo di poter essere il leader di questa squadra, che secondo me non è affatto male: nelle partite che ho visto abbiamo combattuto sino alla fine. Con coach e squadra l'impatto è stato positivo, è chiaro che siamo in un 'work in progress'. Il mio ruolo sarà quello di essere l'estensione in campo delle idee del nostro allenatore. Sono un combattente, molto competitivo, mi piace lottare ma soprattutto vincere".

 

PROSPETTIVA - E parlando della malattia, il 25enne spiega come la prospettiva sia cambiata: “A 20 anni mi è cambiata la vita all'improvviso. Ero un ragazzo spensierato, e mi sono ritrovato a rimettere in un altro ordine le cose in cui credevo. La famiglia è diventata la massima priorità, il basket è la mia grande passione ma è cambiato il modo di approcciarlo: ora non sono solo un giocatore, ma devo essere anche un esempio e una guida».

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