ROMA - Per il secondo anno consecutivo e per la terza volta nelle ultime quattro stagioni, i Golden State Warriors sono campioni NBA. La squadra di Steve Kerr ha chiuso le Finals contro Cleveland spazzando via gli avversari con un 4-0 sin troppo severo per LeBron James e compagni. Un trionfo ispirato ancora una volta da Steph Curry, autore di 37 punti anche se poi l'Mvp delle Finali è stato eletto Kevin Durant. Ancora una volta i Warriors hanno vinto in maniera sinfonica (108-85): Kevin Durant ha chiuso la stagione con una tripla doppia (20 punti, 12 rimbalzi e 10 assist), Klay Thompson ha messo 10 punti fondamentali nel terzo quarto, utilissimo come sempre Draymond Green (9 punti e 9 assist) e fondamentali le tre triple di Andre Iguodala nel primo tempo). La partita ha avuto una storia nel primo tempo (unico vantaggio Cavs sul 39-38), dopo l’intervallo lungo Golden State ha messo insieme il parziale di 25-13 che ha chiuso di fatto le NBA Finals e la stagione.
CAVS KO - Un epilogo sin troppo amaro per Cleveland, che ora rischia seriamente anche di perdere per la seconda volta LeBron James (23 punti, 7 rimbalzi, 8 assist, 6 palle perse e 7/13 dal campo in poco più di 40’). Gli unici a chiudere in doppia cifra sono stati Kevin Love (13), J.R. Smith (10) e Rodney Hood (10). I Cavs hanno sprecato troppo in gara1, con l’imperdonabile errore di JR Smith che tanto ha fatto discutere, ma poi si sono dovuti arrendere all’evidente superiorità di Golden State nelle due metà campo. Troppo più squadra, quella di Steve Kerr, mentre Cleveland è sempre stata legata a filo doppio ai numeri di LeBron James. Tornato umano lui, dopo una gara1 da extraterrestre, si è spenta la luce e a trionfare sono stati ancora una volta (legittimamente) i Warriors.