ROMA - Clamoroso alla Oracle Arena, altro che Cibali. San Antonio passeggia con Golden State imponendosi 129-100 con 35 punti di Kawhi Leonard, 26 di Aldridge e 20 di Simmons. Lo scorso anno i Warriors persero la prima partita il 12 dicembre e ne vinsero 54 di fila in casa, quest’anno l’esordio è decisamente traumatico. La squadra di Gregg Popovich ed Ettore Messina impartisce un’autentica lezione di basket ai Warriors dominando in ogni zona del campo: gli Spurs tirano col 50% da tre (7/14), spazzano via i tabelloni (55-35 a rimbalzo) e giocano una pallacanestro sinfonica, distribuita e maledettamente efficace.
CROLLO WARRIORS - Golden State dura 5 minuti: Durant mette 9 punti nel primo quarto (27 alla fine) e consegna il primo vantaggio ai Warriors (16-14) ma poi salgono in cattedra Leonard (Mvp, 35 punti) e Aldridge (26+14). Simmons trova triple a ripetizione e stoppa Curry (26 punti), gli Spurs volano a +20 già nel secondo quarto e non permettono più ai padroni di casa di riavvicinarsi. Kerr parte con Curry, Thompson, Green, Durant e Pachulia ma la sua squadra è lontana da una chimica accettabile. I punti arrivano da iniziative individuali decontestualizzate e figlie del debordante talento offensivo dei vice-campioni del mondo. La fotografia della partita è la palla rubata da Leonard a Steph Curry in apertura di ultimo parziale, contropiede e schiacciata del +20 che chiude il conto con 10 minuti di anticipo.
CAVS A PASSEGGIO - Quattro in doppia cifra per Cleveland, nell’esordio con i Knicks che ha seguito la cerimonia di consegna degli Anelli per il titolo 2016. I Cavaliers vincono 117-88 con 29 punti di Irving, 23 di Love, 19 di LeBron James e 13 di Jefferson. Per New York 19 punti di Carmelo Anthony, 17 di Derrick Rose e 16 di Kristaps Porzingis. Partita indirizzata già al termine del primo quarto, chiuso 28-18 dai padroni di casa anche se poi gli ospiti sono tornati a contatti nel secondo periodo. Fuga decisiva dopo l’intervallo, Cleveland ha toccato il +20 in chiusura di terzo parziale.