ROMA - Dopo il primo ko rimediato in campionato a Sassari, l'Armani Exchange Milano torna in pista questa sera in Eurolega dove, alle 20,05, alla Menora Mivtachim Arena affronta il Maccabi padrone di casa che ad oggi ha una vittoria in più in classifica rispetto ai biancorossi che dal 2000 non espugnano Tel Aviv. Buone notizie per coach Simone Pianigiani arrivano dall'infermeria dal momento che Andrew Goudelock - grande ex della gara - dovrebbe aver risolto i problemi di natura muscolare che lo hanno portato a saltare le ultim due gare. Anche il Maccabi però potrebbe riabbracciare il due volte campione NBA Norris Cole che dovrebbe aver recuperato dall'infortunio alla spalla che lo ha fortemente limitato in questo ultimo periodo e che assieme a Jacson e Rolll compone un tridete pericolosissimo. Il morale dei biancorossi - che in questo inizio di stagione europea hanno sempre ben figurato - è alle stelle ma l'avversario anche in questo caso è da prendere con le molle specialmente in casa.
ESAME - La vittoria con il Barcellona rappresenta come detto un ottimo punto di partenza per la stagione di Eurolega di Milano ma come detto ora c'è da superare un altro esame e, come sottolineato da coach Pianigiani, per farlo sarà un'altra volta necessario non far scappare gli avversari dotati di grande talento e qualità: «Per noi sarà un’ulteriore prova di maturità che vogliamo superare – spiega il coach di Milano -, sapendo che su questi campi rimanere in partita, come a Mosca e Madrid, è l’obiettivo. Prima o poi arriverà l’occasione di cogliere un risultato straordinario grazie ad una nostra crescita come squadra o magari ad episodi per una volta favorevoli. Siamo anche consapevoli che il Maccabi viene da due sconfitte e giocherà la settimana successiva contro il Real, quindi per loro sarà una partita spartiacque e il clima ne sarà una conseguenza, ci sarà un’atmosfera da finale. Noi speriamo di recuperare qualche acciaccato, non siamo in un momento di grande brillantezza fisica o di salute ma l’aspetto più importante è quello mentale. Sono curioso di vedere anche io se riusciremo a stare in partita in un posto in cui alla forza della squadra avversaria si aggiunge un fattore ambientale particolare: competere per 40 minuti sarebbe un segnale importante».