GENOVA - Sono almeno 26 le vittime del crollo del ponte Morandi a Genova avvenuto questa mattina a Genova prima delle 12. Tra le vittime, c'è anche un bimbo. Nella tragedia sono stati coinvolti almeno 30 automobili e 3 Tir. «L'ho percorso centinaia di volte quel ponte lì - ha detto il ministro dell'Interno Salvini -, però adesso da cittadino italiano farò di tutto per avere nomi e cognomi dei responsabili passati e presenti perché è inaccettabile che in Italia si muoia così». Il cedimento sarebbe di tipo strutturale. Estratte sinora 4 persone vive dalle macerie. Al momento sono una cinquantina gli sfollati. Il crollo ha sfiorato i capannoni di Ansaldo Energia e ha colpito una parte del centro Amiu, l'azienda ambientale del Comune. Il viadotto attraversa il torrente Polcevera tra i quartieri di Sampierdarena e Cornigliano e fu progettato dall'ingegnere Riccardo Morandi negli anni Sessanta. Nel tardo pomeriggio il premier Conte è arrivato sul luogo del crollo. Con lui la prefetto Fiamma Spena e il capo della protezione civile Angelo Borrelli.
IL PREMIER - «Abbiamo terminato il vertice e esaminato lo stato di emergenza: 25 decessi, 15 feriti, 9 in codice rosso. E' una grave ferita per Genova, la Liguria e l'Italia. Ho parlato con i leader europei, è stato di conforto avere il loro sostegno. Ringrazio i soccorritori, che continueranno a lavorare per tutta la notte». Lo ha detto il premier Giuseppe Conte al termine del vertice in prefettura a Genova. Poi ha aggiunto: «E' una tragedia che ci accomuna tutti. Ci spinge a interrogarci sulle cause. Tutti i cittadini devono viaggiare sicuri. Faremo un piano straordinario di monitoraggio di tutte le infrastrutture soprattutto di quelle più vecchie. I controlli saranno molto severi perché non possiamo permetterci altre tragedie come questa».
PERICOLO CROLLI - «C'è il rischio che altre parti del ponte possano crollare, per questo motivo abbiamo sfollato le persone da tutti gli edifici circostanti». Lo ha detto uno dei soccorritori al lavoro nei pressi del ponte crollato. Intanto la Procura di Genova "è pronta a aprire un fascicolo per omicidio plurimo e disastro colposi" a carico di ignoti perché "ancora non conosciamo il perimetro della tragedia". Lo ha detto il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi.
PONTE DA DEMOLIRE - «Tutto il ponte Morandi andrà demolito con gravi ripercussioni al traffico e problemi per i cittadini e le aziende». Lo ha dichiarato il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi oggi pomeriggio a Genova nella sede della Protezione civile. «Un ponte del genere non crolla né per un fulmine, né per un temporale, vanno trovati i colpevoli», ha aggiunto Rixi.
EVACUATI - Sono in totale 440 le persone costrette a lasciare la propria abitazione a seguito del crollo che ha interessato questa mattina il ponte Morandi a Genova. Il numero potrebbe aumentare poiché sono ancora in corso le valutazioni sugli sgomberi. Lo rende noto il Comune di Genova. La Protezione Civile del Comune di Genova ha provveduto finora a far evacuare 11 palazzi e la situazione è sotto monitoraggio costante.
IL SOPRAVVISSUTO - C'è il portiere Davide Capello tra i sopravvissuti della tragedia di Genova: «Sono un miracolato»
ALMENO DIECI DISPERSI - Sono almeno una decina i dispersi che i soccorritori stanno cercando tra le macerie dopo il crollo del ponte. E' quanto si apprende dalle forze dell'ordine e dai vigili del fuoco sul posto. Sono quattro invece gli estratti vivi dalle macerie.
I TESTIMONI - "Inizialmente pensavamo fosse un tuono vicinissimo a noi, abbiamo sentito un boato incredibile". Così uno dei testimoni del crollo del Ponte Moandi, a Genova, racconta i momenti di terrore vissuti questa mattina. "Noi abitiamo a circa 5 chilometri dal ponte, ma abbiamo sentito un botto pazzesco. Eravamo in casa, quando abbiamo sentito un vero e proprio boato - dice -. Ci siamo spaventati tantissimo, abbiamo avuto molta paura. Ora la situazione è drammatica, il traffico completamente in tilt e la città paralizzata".
TONINELLI - Il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli a Skytg24: «Dolore immenso, è inaccettabile che capitino cose di questo tipo. La magistratura verificherà le responsabilità e nel caso noi ci costituiremo parte civile. Chi ha sbagliato deve pagare fino all'ultimo. La responsabilità della manutenzione appartiene all'ente, al governo la verifica di questi lavori».
IL SINDACO - «La città non è in ginocchio, saprà reagire». Lo ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci al termine della riunione in protezione civile sul crollo del ponte Morandi. «La città saprà continuare suo percorso di crescita», ha detto Bucci che ha ringraziato «i molti Comuni e aziende italiani che si sono resi disponibili aiutarci». Il Comune di Genova in segno di cordoglio, solidarietà e vicinanza dell'intera comunità genovese ai parenti delle vittime del crollo di Ponte Morandi, ha proclamato per domani mercoledì 15 e giovedì 16 agosto due giornate di lutto cittadino. La bandiera del Comune, così come quelle della Repubblica Italiana e dell'Unione Europea saranno esposte a mezz'asta, o abbrunate in segno di lutto a Palazzo Tursi, sede del Comune, sugli edifici comunali, su quelli degli enti pubblici e sugli edifici scolastici della città.
PRINCIPALE SNODO DI GENOVA - Il viadotto crollato collega l'autostrada A10 con il casello di Genova Ovest, da dove si raggiungono il porto commerciale e i terminal dei traghetti per le isole e per le crociere. Il ponte è uno degli snodi principali del capoluogo ligure. Collega infatti la A10, che arriva a Genova dalla Francia e dalla riviera di Ponente, anche con la A7 per Milano. Proprio in virtù di ciò il ponte è spesso interessato da un traffico sostenuto.
IL REPORT AUTOSTRADE - Il tratto autostradale A10 a Genova e l'innesto sull'autostrada per Serravalle producono "quotidianamente, nelle ore di punta, code di autoveicoli ed il volume raggiunto dal traffico provoca un intenso degrado della struttura del viadotto 'Morandi', in quanto sottoposta ad ingenti sollecitazioni. Il viadotto è quindi da anni oggetto di una manutenzione continua". Lo si legge in una relazione di Autostrade per l'Italia del maggio 2011 sull'adeguamento del sistema A7-A10-A12.
MANCINI - «Sono vicino alle famiglie delle vittime e a una città e una regione che non meritano tutto questo». Questo è il messaggio di cordoglio per la tragedia del crollo del ponte Morandi diffuso via twitter dal ct della nazionale, Roberto Mancini, che a Genova è particolarmente legato per i suoi trascorsi da giocatore alla Sampdoria.
MINUTO DI SILENZIO - Un minuto di raccoglimento in tutte le manifestazioni sportive da oggi al fine settimana "per onorare la memoria delle vittime della tragedia di Genova". Lo ha appena deciso il presidente del Coni, Giovanni Malagò.
LA REAZIONE DI SAMPDORIA E GENOVA - Tramite i propri profili social, Sampdoria e Genova hanno espresso tutto il dolore per il crollo.
?? Il Genoa Cfc sta seguendo con grande apprensione gli sviluppi della situazione riguardanti il crollo del #PonteMorandi. #Genova
— Genoa CFC (@GenoaCFC) 14 agosto 2018
?? https://t.co/VTScPYYKf6 pic.twitter.com/71mpZ7RMjI
Senza parole. #Genova.
— U.C. Sampdoria (@sampdoria) 14 agosto 2018