NUORO - Anche la seconda tappa del Giro d'Italia, da Olbia a Tortolì di 221 km, è subito caratterizzata dalla fuga di cinque corridori, sulla falsariga di quanto successo ieri, quando i fuggitivi sono stati in testa dal secondo al 203/o chilometro. E a guidare la testa della corsa c'è di nuovo l'eritreo Daniel Teklehaimanot, già protagonista nella prima tappa, che, insieme con Andreetta e Shalunov, ha raggiunto Owsian e Koshevoy, i due subito all'attacco pochi metri dopo la partenza, dopo 13 km. Massimo vantaggio dei fuggitivi 6' e 40" dopo 44 km, poi allungo di Andreetta che si aggiudica il primo Gran premio della montagna a Nuoro, precedendo Shalunov e Teklehaimanot (maglia a pois per una settimana al Tour del 2015). A guidare il gruppo c'è il team della maglia rosa Postlberger, la Bora Hansgrohe, che al passaggio di Nuoro accusava un ritardo di 4' e 25". Nuoro, la città del premio Nobel Grazia Deledda, ha accolto con entusiasmo il passaggio della carovana rosa, ora diretta verso l'Ogliastra. Ma sono tantissimi i tifosi in tutte i centri attraversati dal Giro, nonostante l'assenza dell'idolo di casa Fabio Aru