ROMA - In attesa di valutare con i vertici federali lo status dell'atletica leggera azzurra dopo il Mondiale concluso dall'Italia con un'unica medaglia, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, mette in chiaro che il numero dei tesserati non deve essere un alibi. "E' un discorso molto lungo e complesso che in parte ha dei rilievi tecnici", ha replicato Malagò a proposito di un paragone con il nuoto: "Incontrerò il presidente della Federatletica Giomi giovedì per un confronto, per rispetto non ho mai parlato di atletica fino al nostro incontro. Una cosa mi sento di dirla, con tutto il rispetto del mondo - ha aggiunto, a margine della presentazione del Gp d'Italia di Formula 1 all'autodromo di Monza -: siamo un Paese di 60 milioni di persone e 8 mila chilometri di coste, portare un bambino a fare atletica è più complicato che portarlo a nuoto. I numeri dei tesserati sono sotto gli occhi di tutti, anche se questo non deve essere un alibi. Penso che comunque l'atletica sia il simbolo di tutto quello che è lo sport in assoluto, a prescindere dalle singole discipline".