Atletica, Meucci: «Il mio 2016 dipende dall'antidoping»

Il campione europeo in carica della maratona dopo il secondo posto alla 'We Run Rome': «Sono contro chi bara, eppure vengo sempre sbattuto in prima pagina»

ROMA - "Il mio futuro? Il 2016 dipende dall'antidoping: non sono preoccupato per l'audizione del prossimo 9 febbraio, perché ho la coscienza a posto. Non ho fatto uso di sostanze dopanti e non lo farò mai". Così Daniele Meucci, campione europeo 2014 di maratona, che ha parlato a Roma dove ieri ha corso la 'We Run Rome', piazzandosi al secondo posto dietro al francese Florian Carvalho. "Sono contro chi fa uso di doping - ha detto ancora l'azzurro, che nella vita è ingegnere con dottorato in automazione robotica -, e mi dispiace essere stato sbattuto in prima pagina al pari di chi lo fa". Sulla sua prestazione nella capitale Meucci ha detto che "è stato un test di fine anno, prima della preparazione in Kenya, andato più che bene. Sono rientrato dopo appena un mese di allenamenti, e il percorso sui dieci chilometri di Roma mi ha fatto faticare, soprattutto sulla velocità. Ma sono contento".

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