ROMA - Lo sport svolge un ruolo trainante nei processi di integrazione; lo sport è fonte e motore di inclusione sociale. Di questo si parlerà domani, alle 11, al Circolo del Tennis del Foro Italico, in occasione della presentazione dei risultati del progetto «Sport e Integrazione», ovvero il percorso di integrazione sociale della popolazione straniera attraverso lo sport che costituisce l’accordo di programma tra Ministero del Lavoro e Coni.
Quella tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Coni è una collaborazione nata nel 2014 per promuovere le politiche di integrazione e contrastare le forme di intolleranza e discriminazione razziale. Nella scorsa edizione, il progetto portò all’elaborazione del Manifesto «Sport e Integrazione: la vittoria più bella» e ad una serie di iniziative come il «Workshop di Sport e Integrazione», la «Giornata dello Sport e Integrazione» e un’ampia campagna informativa e di sensibilizzazione nell’ambito di eventi sportivi a livello nazionale e territoriale.
Quest’anno, l’obiettivo è stato quello di proseguire nel percorso intrapreso per diffondere i contenuti del Manifesto, promuovendo un vero e proprio percorso di evoluzione culturale attraverso il coinvolgimento attivo e concreto del mondo scolastico e sportivo su tutto il territorio nazionale. Tre sono stati i principali ambitidi intervento, i cui risultati verranno presentati appunto domani: la Cittadinanza Sportiva (Ius Soli sportivo), la Campagna Educativa nelle scuole (progetto Sport di Classe) e le Buone pratiche, ovvero progetti realizzati da varie realtà sportive in materia di sport e integrazione. In occasione dell’evento di domani, saranno premiati i cinque progetti ritenuti più meritevoli.
A testimoniare la propria esperienza sul tema di sport e integrazione saranno presenti l’oro olimpico di taekwondo a Londra 2012 Carlo Molfetta, il campione mondiale in carica di lotta libera Frank Chamizo, l’ex farfalla della ritmica Anzhelika Savrayuk e gli atleti Josè Bencosme, Fostine Eseosa Desalu, Ivan Mach Di Palmstein e Ahmed El Mazouri.